Pomeriggio 5, il cardiologo di Gina Lollobrigida: «Voleva vendere tutto piuttosto che lasciare qualcosa al figlio»

Parole choc a Pomeriggio 5. Ospite di Barbara D'Urso, Francesco Ruggiero, amico e cardiologo di fiducia di Gina Lollobrigida ha fatto dichiarazioni importanti in diretta. Il medico Ruggiero ha spiegato di aver conosciuto circa 10 anni fa l’attrice, si cui era diventato il medico e un amico. «Ha detto che avrebbe preferito vendere tutto piuttosto che lasciare qualcosa a suo figlio, Andrea Milko Skofic, anzi la frase precisa era: 'Voglio vendermi tutto e lui non deve avere una lira' ha detto il cardiologo. Anche Barbara d’Urso ha aggiunto che la diva aveva confidato le stesse parole a lei. 

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La conduttrice ha poi chiesto al medico chi c’è stato al fianco della Lollobrigida nei suoi ultimi giorni di vita. Il cardiologo ha risposto: «C’erano Andrea Piazzolla, il figlio, il nipote Dimitri e un amico di famiglia. Il signor Rigau? Non ho idea se sia entrato in clinica rispetto a quando l’ho visto io. Però io l’ho visto solo un’ora e mezza dopo la morte della Lollobrigida». 

Le confessioni

Sempre a proposito di Rigau Ruggiero, il medico ha detto: «Nei dieci anni in cui ho seguito Gina Lollobrigida non l’ho mai visto. Quando usciva l’argomento Rigau, Gina non era particolarmente favorevole nei suoi confronti. Quanto mi disse la Lollobrigida è irripetibile in questo momento». Barbara d’Urso ha riso, dicendo: «Mi sembra molto chiaro, immaginavo.

La debolezza prima della morte

Il cardiologo ha parlato anche delle condizioni di salute dell’attrice negli ultimi giorni, spiegando che il suo stato di coscienza si è progressivamente ridotto, fino alle ultime 48 ore in cui è rimasta completamente incosciente. Un trapasso sereno, per quanto possa essere serena una morte, ha sottolineato Ruggiero. «Al termine delle visite, in più di un’occasione, Gina Lollobrigida mi disse “mi voglio vendere tutto, mio figlio non deve avere nulla» ha detto il medico, confermando poi la medesima versione a Pomeriggio Cinque. E ancora: «Erano confidenze che mi faceva quando terminavo le visite e varie volte faceva riferimento al fatto che il figlio Andrea Milko Skofic (parte civile nel processo) fosse lontano e non lì ad accudirla».