Bruciata, fatta a pezzi, congelata e buttata in mezzo ai rovi dentro a quattro sacchi neri. Un orrore perfettamente organizzato, degno di un serial killer alla Dexter, quello scoperto domenica pomeriggio da un passante in un dirupo a Borno, in Valcamonica, nel Bresciano.
L’uomo ha dato l’allarme dopo aver visto qualcosa che sembrava il pezzo di un corpo uscire dai sacchi abbandonati sul fondo di un dirupo che per malcostume viene spesso usato come discarica. Macabra ipotesi confermata dai carabinieri: hanno trovato nella scarpata un corpo smembrato in piccoli pezzi con il viso sfregiato dal fuoco e perciò irriconoscibile. Impossibile al momento stabilire l’identità e l’età della vittima, l’unica certezza è che si tratta di una donna. «È un’inchiesta che parte da zero» si limitano a dire gli inquirenti. Dalle prime indagini non risulterebbero recenti denunce di donne scomparse tra Brescia e Bergamo, ma il delitto potrebbe essere stato commesso altrove. Intanto nei laboratori dell’Istituto di medicina legale degli Spedali civili di Brescia sono iniziati gli accertamenti sui resti e sulle buste.
Il pm Lorena Ghibaudo, titolare dell’inchiesta per omicidio, ha affidato l’incarico al medico legale Nicoletta Cerri al lavoro per dare un nome alla vittima, ma anche per ipotizzare la data del decesso.
Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Marzo 2022, 08:33
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