Getta un gattino in un dirupo e posta il video su TikTok. Poi si giustifica: «Tanto era malato...»

L'animale è morto, la rabbia nei commenti sui social. Un'associazione animalista identifica e denuncia il giovane

Getta un gattino in un dirupo e posta il video su TikTok. Poi si giustifica: «Tanto era malato...»

di Redazione Web

Getta un gattino in un dirupo e lo uccide, poi si giustifica: «Era malato». Accade a Benevento, e a denunciare il caso è la Lndc Animal Protection, che parla di un episodio che ha indignato centinaia di utenti sui social, dato che le immagini del povero gattino sono finite su TikTok, postate proprio dal ragazzo che lo ha buttato di sotto. «Sta circolando in rete un video in cui un ragazzo tiene in mano un gattino di pochi mesi e, come se niente fosse, lo lancia in un dirupo dopo aver detto che è malato», si legge nella nota dell'associazione animalista.

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Il ragazzo identificato e denunciato

La Lndc Animal Protection, dopo aver visionato il filmato su TikTok, è riuscita a risalire al profilo Instagram (e alle generalità) del giovane, scrive oggi Il Messaggero e lo ha denunciato per il reato di uccisione di animali aggravato da futili motivi. Il ragazzo però ha fatto parzialmente marcia indietro e in una story su Instagram sostiene che si tratta solo di un fotomontaggio e che quel video era stato fatto girare tra gli amici per scherzo.

«Se il video sia reale o meno - dichiara in proposito Piera Rosati, presidente nazionale di Lndc - lo deciderà la magistratura a fronte della denuncia che abbiamo presentato.

Ovviamente, se fosse tutto vero, si tratterebbe di un comportamento gravissimo e inquietante che deve essere severamente punito. Questi gesti di crudeltà verso gli animali compiuti da ragazzi giovani sono particolarmente allarmanti e sintomo di una psiche deviata, che rappresenta un serio pericolo per altri animali e anche per gli esseri umani».

«Allo stesso tempo, quand’anche si trattasse di un montaggio, il gesto sarebbe comunque molto grave perché potrebbe innescare meccanismi emulativi in altri ragazzi. Resta in ogni caso agghiacciante che per molti giovani – vista la quantità di video di questo tipo che spesso circolano sul web – la violenza sugli animali sia qualcosa di cui ridere o di cui vantarsi con i propri coetanei e viene da chiedersi dove siano le famiglie e che tipo di educazione stiano impartendo alle nuove generazioni. Giustificare o derubricare questi comportamenti come semplici ragazzate è inaccettabile e pericoloso».


Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Maggio 2023, 18:55
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