Gessica Notaro, la Cassazione: «Chi punisce la ex con l'acido non ha attenuanti»

Gessica Notaro, la Cassazione: «Chi punisce la ex con l'acido non ha attenuanti»

di Mario Landi

Ammantare con scuse sentimentali, delusioni amorose anche profonde, l'uso della violenza nei confronti della ex non è accettabile. La Corte di Cassazione questa volta ha assunto una linea durissima verso chi usa l'acido per sfigurare l'ex partner che non vuole riprendere la relazione, e le attenuanti vanno negate anche se il reato è commesso prima dell'entrata in vigore del Codice rosso che ha tramutato in un reato specifico gli sfregi permanenti.

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Il caso trattato dagli ermellini è quello di Edmond Tavares, il 33enne di origini capoverdiane che sfregiò la showgirl riminese Gessica Notaro e che per questo fu condannato a 15 anni, 5 mesi e 20 giorni di reclusione. I giudici nelle motivazioni della sentenza spiegano che nessuno sconto va concesso. «Nessuna giustificazione ammantata da scuse sentimentali può essere concessa a chi deturpa i lineamenti di qualcuno per punirlo del suo no», hanno spiegato. «Nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa può contribuire ad attenuare la gravità della condotta di chi procura sfregi indelebili».

In particolare è impossibile qualsiasi concessione quando «le lesioni gravissime sono frutto di un piano ordito con lucida preordinazione di mezzi e modi e non soggetta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della emotività». 

 


Soffermandosi inoltre sulle lesioni, i giudici rilevano che la «gravità di questa condotta» con la deformazione dell'aspetto della persona attraverso lesioni permanenti al viso è stata recentemente oggetto di un intervento legislativo, il cosiddetto Codice rosso, che ha previsto un apposito reato».


Inoltre la Cassazione ha dato pieno credito alle deposizioni di Gessica Notaro - che da poco grazie all'ennesima operazione ha ritrovato il sorriso - «non animate da intento calunnioso o vendicativo», tanto che la ragazza «non si è mai indotta a querelare o denunciare l'imputato per non rovinarl» e questo nonostante lui la «costringesse di fatto a condurre una vita limitata, angosciosa e blindata».


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Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Aprile 2021, 10:23
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