Gessica scomparsa, l'ultima “rivelazione” della madre: «Ecco cosa ho sognato»

Gessica scomparsa, l'ultima “rivelazione” della madre: «Ecco cosa ho sognato»

di Emilio Orlando
FAVARA - «Ho sognato un uomo calvo, magro di corporatura, che mi ha indicato il posto esatto dove si trova mia figlia. Sono convintissima che quel sogno sveli che fine ha fatto Gessica». E’ l’ ultima rivelazione di Giuseppina Caranno, madre di Gessica Lattuca, la giovane di 27 anni di Favara scomparsa nel nulla lo scorso 12 agosto per la quale investigatori, famigliari ed amici iniziano a temere che possa esserle accaduto il peggio.

Il sogno premonitore sarebbe poi stato raccontato ai carabinieri di Agrigento che già da settimane hanno avviato un’incessante attività di indagine nei luoghi frequentati abitualmente dalla ragazza e scandagliato tutte le conoscenze, anche occasionali di Gessica Lattuca. Secondo alcune fonti, quello che la mamma avrebbe riportato come sogno, sarebbe in realtà una circostanza riferita da qualcuno che sa cosa è successo alla donna, ma per le regole non codificate dell’atteggiamento omertoso si preferisce dire che lo si è sognato.

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La stessa modalità descritta anche in alcuni romanzi di Sciascia come nel “ Giorno della civetta”, venne utilizzata da una testimone chiave nell’ omicidio di Sarah Scazzi ad Avetrana. La procura Agrigentina è convinta di essere ormai ad una svolta investigativa. Nonostante i ritardi nell’avvio dell’indagine denunciati dalla signora Giuseppina, i carabinieri hanno da subito setacciato tutta la zona. Nei giorni scorsi una serie di perquisizioni e sopralluoghi, scaturiti dopo alcune rivelazioni del fratello di Gessica, hanno permesso agli inquirenti della tenenza di Favara ed al nucleo investigativo del comando dei carabinieri di Agrigento di dirigere le loro indagini su alcuni personaggi che ruotavano attorno alle conoscenze usuali e occasionali della donna madre di quattro figli.

Il clima particolarmente reticente ed omertoso ha reso la scomparsa della 27enne un giallo ancora più fitto. Basti pensare che prima di svanire nel nulla, il profilo Facebook della Lattuca contava quasi 500 amici. A distanza di 26 giorni, da quando se ne sono perse le tracce, ne sono rimasti solo poco meno di 30 . Anche l’esame delle telecamere non ha dato i risultati sperati. Le due videocamere di sorveglianza, che potevano aver ripreso qualcosa, non sono state utili. Il primo dispositivo che si trova sopra la saracinesca di un’agenzia di pompe funebri, ha un tempo molto breve per la conservazione delle indagini e l’acquisizione di queste è stata fatta soltanto 9 giorni dopo, mentre nell’altra non ci sono riprese che ritraggono Gessica nel giorno e nell’ora della scomparsa.

Un altro elemento inquietante è emerso dall’intervista rilasciata ai microfoni della trasmissione “La Vita in Diretta” dall’ ex compagno e padre di tre dei quattro figli della donna. Filippo Russotto, con un tono di minaccia non più di tanto velato, fa capire di sapere e conoscere chi è il responsabile della sparizione di Gessica. Un risultato atteso dai carabinieri a conferma di alcune ipotesi arriverà con il controllo incrociato dei numeri telefonici che hanno agganciato le celle radio del territorio. Un’ulteriore ispezione delle campagne favaresi ed agrigentine, piene di pozzi artesiani per l’irrigazione dovrebbe svolgersi di nuovo a breve.

Alle nuove ricerche concertate con l’autorità giudiziaria, le forze dell’ordine e la prefettura parteciperanno anche i Vigili del fuoco con i nuclei Tas ( Servizio di topografia applicata al soccorso), specializzati nelle ricerche di persone.
Sarà inoltre utilizzato il software Gis (Geographic information system) impiegato in passato in campo militare ed oggi per le ricerche in uso civile. La soluzione del caso sembra vicina ma i carabinieri, data la delicatezza del caso,  mantengono il più stretto riserbo. Non è da escludersi un colpo di scena nelle prossime ore.

Ultimo aggiornamento: Domenica 9 Settembre 2018, 13:59
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