Genova, il camion sul ponte simbolo della tragedia: ha ancora motore e tergicristalli accesi

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Il camion della catena alimentare Basko diventato il simbolo della tragedia di Genova ha ancora il motore acceso.
Il mezzo pesante il cui autista è riuscito a salvarsi fermandosi a pochi metri dal precipizio formatosi in A10 con il crollo di ponte Morandi, ha ancora il motore acceso e i tergicristalli in movimento. La notizia è stata confermata dai dirigenti Basko. Il mezzo aveva due terzi di serbatoio pieni, fanno sapere e la situazione potrebbe andare avanti ancora alcuni giorni. Il rischio è ora il surriscaldamento.

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«Ho visto crollare al strada davanti a me con tutte le auto che avevo davanti». È una scena apocalittica quella che ah visto l'autista del tir della catena supermercati Basko sul suo mezzo verde e blu in bilico sul baratro, un'immagine che è diventata il simbolo della tragedia di Genova. «L'autista del camion che è scampato al crollo di Ponte Morandi è un uomo di 37 anni, italiano, sposato con figli. Stava rientrando da un giro di consegne per i nostri supermercati Basko della riviera di Ponente e era diretto verso la nostra piattaforma logistica di Genova Bolzaneto» quando gli è sprofondata letteralmente la terra davanti al camion: a parlare è Giovanni D'Alessandro, direttore generale Basko, mentre l'autista del camion rimasto in bilico nel crollo del ponte Morando, è in un «comprensibile stato di shock».

 
 


Ai soccorritori l'autista - dice ancora D'Alessandro - «ha dichiarato ai soccorritori di aver visto crollare la strada che aveva davanti con tutte le macchine che in quel momento lo precedevano.
Una volta fermato il mezzo, è sceso e è corso verso la galleria dalla quale era uscito poco prima». «Siamo in stretto contatto con la Famiglia Damonte proprietaria della Damonte Trasporti, la società proprietaria del camion con cui lavoriamo da oltre trent'anni, che ci ha immediatamente rassicurati sulla salute del loro dipendente», aggiunge D'Alessandro. L'autista del camion, del quale Basko fornisce solo le iniziali F.L., è diventato il simbolo di chi l'ha scampata, di quelli per i quali si usa la parola 'miracolò: è arrivato a un passo dal grande baratro che ha inghiottito macchine e camion in un attimo facendo loro compiere un volo di oltre 100 metri. Un altro camionista, che invece è finito giù, si è salvato: il rimorchio ha fatto da 'cuscinettò alla cabina, salvandogli la vita.


 

 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Agosto 2018, 09:47
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