Gennaro Arma, il comandante eroe è tornato in Italia: «Negativo al tampone. Resterò a casa anch'io»

Gennaro Arma, il comandante eroe è tornato in Italia: «Negativo al tampone. Resterò a casa anch'io»
È tornato a casa Gennaro Arma, il comandante eroe della nave Diamond Princess, rientrato in Italia dopo le settimane di quarantena trascorse in Giappone. Il comandante ha preso il volo da Tokyo a Roma: «Sono contento ed emozionato di ritornare a casa. Sono consapevole del momento che sta passando il nostro Paese, sicuramente non è un momento facile», le sue parole in un'intervista che andrà in onda su SkyTg24.

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«Io stesso al rientro resterò a casa. So bene che non è semplice, non è semplice per nessuno, ma sono convinto allo stesso tempo che restando uniti questa situazione vada a migliorare e che tutti insieme ce la possiamo fare - ha detto Arma - Trovo che nei momenti di difficoltà ed emergenza il popolo italiano sia un popolo meraviglioso, che tira sempre fuori il meglio. Rispettando le regole, le istruzioni che ci sono state date, rimanendo uniti e con spirito di sacrificio sicuramente usciremo fuori da questa situazione».



"HO SOLO FATTO IL MIO LAVORO" Precedentemente, raggiunto telefonicamente dall'ANSA all'aeroporto in Giappone prima di imbarcarsi per Roma, il comandante ha confermato l'esito negativo dei controlli e il grande desiderio di tornare a casa: «Questo era il secondo test che ho fatto ed ero fiducioso in entrambi i casi». Rispondendo ad una domanda sul suo operato a bordo della nave da crociera - rimasta per settimane ormeggiata nella baia di Yokohama con 3.700 passeggeri -, Arma ha preferito evitare ulteriori celebrazioni: «Ho semplicemente fatto il mio lavoro, quello che qualunque altro comandante nella mia posizione avrebbe fatto».
 

Riferendosi alle problematiche affrontate a bordo e lungo il secondo periodo di quarantena, in un centro ospedaliero a nord di Tokyo: «Sono state difficoltà diverse.
Durante l'intero periodo abbiamo vissuto momenti impegnativi direi, chiaramente diversi da quello che poteva essere il periodo vissuto nella facility di Wako (a nord di Tokyo) durante la quarantena, dove si trattava semplicemente di essere pazienti, far passare il tempo. E chiaramente quella attesa non ha fatto altro che far aumentare il desiderio e la voglia di ritornare in Italia e di riabbracciare la mia famiglia».

 


Il comandante inoltre ha speso parole di riconoscenza per la vicinanza fornita dalle autorità: «Io vorrei ringraziare tutti per il supporto, l'affetto e la fiducia ricevuta a 360 gradi, durante il momento di emergenza a bordo e anche il periodo di quarantena in Giappone. E chiaramente l'Ambasciata d'Italia ha giocato un ruolo fondamentale in tutto questo e ci è stata molto vicino durante il periodo delle sei settimane, e ne siamo molto grati». Insieme ad Arma rientrano altri 15 membri italiani dell'equipaggio della nave, tutti negativi al secondo test del coronavirus. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Marzo 2020, 19:54
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