Aveva promesso che non avrebbe lasciato correre e così è stato. Di fronte agli insulti via web che oltraggiavano la memoria del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la figlia Rita Dalla Chiesa è stata drastica.
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Generale Dalla Chiesa insultato, la rabbia della figlia Rita: «Basta crudeltà sui social»
Come promesso, l'opinionista si è rivolta all'Arma dei Carabienieri che in queste ore ha fatto scattare le perquisizioni nella casa dell'uomo che avrebbe creato i profili falsi per insultare la famiglia Dalla Chiesa.
I Carabinieri del comando provinciale di Roma, su delega della locale procura, sono riusciti a risalire alla connessione Internet e ai dispositivi utilizzati per creare i profili falsi da cui l'uomo, oggi indagato, accedeva con il preciso intento di pubblicare insulti contro il Generale morto nella strage di Carini il 3 settembre 1982 e contro Massimo Santoro, genero della conduttrice, morto a 52 anni.
Nel corso della perquisizione, i Carabinieri avrebbero sequestrato due telefoni cellulari e un computer appartenenti ai familiari dell'indagato – questi ultimi deferiti all'autorità giudiziaria – in cui sarebbero state trovate tracce informatiche che ricondurrebbero ai profili falsi.
Non si sono fatte attendere le parole di Rita Dalla Chiesa che sui social ha commentato: «Le parole possono fare molto male. Soprattutto quando vanno a toccare persone che non ci sono più. I social devono essere terreno di incontro o di scontro, ma senza mai arrivare alla crudeltà gratuita. Ho denunciato. Grazie Arma dei Carabinieri».
Non si sono fatte attendere le parole di solidarietà di alcuni colleghi e amici come Tiberio Timperi, Gianni Tonelli e Francesca Barra, che ha scitto: «Brava Rita, anche se doloroso non si può mollare».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Giugno 2022, 20:05
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