Si erano vantati del loro gesto con un video pubblicato su TikTok e su Instagram uno di loro aveva scritto: «Devo ringraziare il gattino per tutti i follower che mi sta facendo arrivare». Alla fine, proprio grazie ai social, due minorenni responsabili della violenza gratuita ai danni di un gatto randagio a Casoria (Napoli), sono stati identificati e denunciati dai carabinieri.
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Il caso era esploso due giorni fa, con la pubblicazione di un video su TikTok. Quel filmato, però, sarebbe stato girato quasi due mesi prima. E la connotazione temporale fa tutta la differenza del mondo: in quel momento, infatti, il gatto (molto probabilmente femmina) poteva essere individuato e affidato alle cure di un veterinario. Adesso, invece, c'è grande incertezza per le sue sorti. I responsabili di Rena Nera Spettacoli, un'associazione culturale di artisti di strada che ha sede proprio davanti al luogo in cui il gatto è stato preso a calci da un adolescente, sostengono che l'animale stia bene e che fa parte di una colonia felina che si trova nelle vicinanze. L'Enpa, invece, sostiene che il gatto sia morto e la presidente Carla Rocchi promette battaglia: «Denunceremo i genitori del ragazzo, non possiamo lasciare che una morte così atroce resti impunita. Ci sono studi che confermano che violenze così efferate sono sintomi di pericolosità sociale, arriveremo fino in fondo a questa orribile storia».
Dopo aver pubblicato il video su TikTok, il minorenne che ha preso a calci il gatto e l'amico che lo ha ripreso si erano vantati sui social, anche per via di un improvviso aumento dei follower. Solo dopo aver ricevuto critiche e insulti, i due avevano prima reso privati e poi cancellato l'account. A quel punto, però, si erano già mossi i carabinieri, che li hanno identificati e denunciati per maltrattamento di animali: si tratta di un 15enne di Casalnuovo (l'autore materiale della violenza) e di un 17enne, che lo ha filmato e si è visto anche sequestrare lo smartphone dai militari.
Il primo a denunciare il caso, dopo aver ricevuto la segnalazione del video da parte di alcuni cittadini, era stato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. «Ci siamo subito attivati per individuarlo al più presto e segnalarlo alle forze dell’ordine.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Ottobre 2020, 17:03
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