Che tra essere umano e animali ci sia un rapporto che vada oltre la semplice compagnia, ormai è acclarato. Non a caso esiste la pet therapy, come forma di cura per determinati disagi. Ed è questa, probabilmente, la motivazione ad aver impedito che un bambino ed una gatta venissero separati dall'ufficiale giudiziario, arrivato in una appartamento a Padova per dare esecuzione allo sfratto. La famiglia sarebbe stata trasferita in un'altra struttura, dove, però non sono ammessi animali domestici. La gatta ed il bimbo sarebbero stati divisi, ma il parere del veterinario è stato negativo. Entrambi ne avrebbero sofferto, scrive Il Mattino di Padova.
Soffrono tutti
Quando l'ufficiale giudiziario ha suonato alla porta, la mamma del bimbo gli ha presentato un documento redatto da un veterinario comportamentista che asseriva l'impossibilità della separazione, perché avrebbe causato problemi di comportamento alla micia, di riflesso al bimbo. Ma nel caso specifico, trattandosi di un veterinario, si paventava l'ipotesi del reato di maltrattamento di animali.
Sfratto rinviato
Nell'appartamento in zona Sant’Osvaldo a Padova, quella giovane coppia con un bambino ed una gatto, non paga l'affitto al legittimo proprietario da due anni, motivo per cui non è la prima volta che si è tentato lo sfratto, bensì la quinta. Stavolta a salvarli è stata una gattina.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Gennaio 2023, 12:59
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