Garza dimenticata nell'addome durante il cesareo, dopo 33 anni ancora lotta per il risarcimento

Garza dimenticata nell'addome durante il cesareo, dopo 33 anni ancora lotta per il risarcimento
Dopo 33 anni dalla nascita del figlio continua a lottare per un caso di malasanità. Nunzia Coppola Lodi, 64 anni, fu costretta, dopo 10 mesi dal cesareo, a tornare in ospedale di Bergamo a causa di una serie di disturbi e in quel secondo ricovero, fu scoperto che aveva una garza nell'addome.

Ostetrica picchia il neonato perché piange troppo: il bimbo ha sviluppato una grave forma di epilessia

Crampi, dolori allucinanti all'addome, anche l'ittero, le conseguenze di quella dimenticanza furono decisamente gravi e avrebbero anche potuto ucciderla.  La donna, avvocato, prosegui legalmente fino a quando l’ospedale riconobbe l’errore e nel 1998 l’assicurazione pagò, a 13 anni dai fatti. Tradotto in euro, l’avvocatessa ne ha ricevuti 110 mila ma la causa è proseguita a colpi di ricorsi. Nunzia ha chiesto che le somme venissero riadeguate al tempo trascorso, ma fino ad ora non è riuscita ad avere alcuna risposta.

Insieme a lei, in questa battaglia legale c'è il figlio, che in 33 anni ha avuto il tempo di laurearsi e di abilitarsi per la stessa professione della madre. Il prossimo passo è la Cassazione, Nunzia ammette che di tempo ne è passato e più volte è stata tentata di fermarsi, ma vuole continuare la sua battaglia per tutte le persone, magari non avvocati, che avrebbero accettato l'iniziale offerta (quella di 40 milioni di lire) subendo un secondo torto dall'azienda sanitaria.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Luglio 2018, 10:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA