Delitto di Garlasco, niente revisione del processo. La mamma di Chiara: «Spero che adesso sia davvero finita»
RICORSO INAMMISSIBILE «Gli elementi fattuali che si vorrebbero provare con le prove nuove non sono stati ritenuti idonei a dimostrare, ove eventualmente accertati, che il condannato, attraverso il riesame di tutte le prove, debba essere prosciolto, permanendo la valenza indiziaria di altri numerosi e gravi elementi non toccati dalle prove nuove», ha scritto la Corte d'Appello di Brescia, che ha dichiarato inammissibile la richiesta di revisione del processo avanzata dai legali di Stasi.
NESSUNA PROVA NUOVA Nell'ordinanza dei giudici bresciani si ricorda che la richiesta si basava su elementi di prova, che la difesa riteneva nuovi dalle impronte sul dispenser del sapone a piano terra ad alcune micro-crosticine e quattro capelli» Tutte prove secondo la Corte, «non sono state ritenute nuove in quanto trattasi di elementi noti e già valutati».
Non ritenuti nuovi elementi l'alibi di Stasi basato su tabulati telefonici né il filmato che dimostrerebbe che la teste Travain, transitando davanti a casa Poggi, poteva effettivamente vedere se la portafinestra della cucina al piano terra della abitazione della vittima fosse o meno aperta.
SPERIAMO SIA FINITA «Ora speriamo che sia finita davvero» il commento della madre di Chiara Poggi. «Come famiglia - prosegue Rita Preda - eravamo più scocciati delle altre volte per questo continuo insistere. Ma siamo sempre stati tranquilli perché sappiamo che è stato fatto di tutto per accertare la verità».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Ottobre 2020, 20:28