Maxi operazione sulle spiagge del Gargano: arrestate 14 persone per disastro ambientale e combustione illecita di rifiuti

Gli indagati erano consapevoli del reato che stavano commettendo.

Maxi operazione sulle spiagge del Gargano: arrestate 14 persone per disastro ambientale e combustione illecita di rifiuti

Arrestate 14 persone, di cui 10 accusate di disastro ambientale e 4 di combustione illecita di rifiuti: hanno gettato in mare 27 tonnellate di piccole reti in plastica e 4000 tonnellate di gusci di mitili morti. E' questo l'esito dell'operazione condotta ieri dai militari della Capitaneria di porto lungo la costa nord del Gargano: 60 chilometri di spiagge che vanno da Chieuti a Capojale, nel Foggiano.

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Su disposizione della magistratura di Foggia gli indagati sono stati posti ai domiciliari

Le reti in plastica buttate in acqua sono le 'reste' che avvolgono i mitili destinati alla vendita. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati anche dieci impianti di mitilicoltura. «Per gli impianti non è stata concessa la facoltà d'uso - hanno spiegato in conferenza gli inquirenti - ma sarà chiesta quanto prima la nomina di un amministratore giudiziario per garantire il proseguo delle attività lavorative».

«Siamo di fronte ad disastro ambientale dove per ricostruire l'habitat naturale distrutto sarà necessario impiegare risorse economiche ingentissime -, ha detto il procuratore di Foggia, Ludovico Vaccaro - La Regione Puglia ha stanziato 250 mila euro solo per tracciare la portata del fenomeno che interessa il mare del Gargano». 

Gli inquirenti hanno anche evidenziato come gli stessi indagati fossero consapevoli del reato che stavano commettendo. Significativo un passaggio riportato nell'ordinanza del gip quando un sospettato afferma: «Il mare è un disastro sono sparite le lumachine e anche i pesci».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Ottobre 2021, 23:03
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