Gaia e Camilla, il regista Paolo Genovese voleva incontrare i loro genitori: «Ora non è il momento»

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L'incidente di Corso Francia a Roma, costato la vita a Gaia e Camilla, ha distrutto le famiglie delle 16enni e quella di Pietro Genovese. Il papà del 20enne alla guida, il noto regista Paolo Genovese, avrebbe dato mandato ai suoi legali di organizzare un incontro con i genitori delle due ragazze, ma avrebbe avuto risposta negativa. «Emotivamente non è il momento adatto, ma una lettera sarebbe la benvenuta», avrebbero risposto gli avvocati delle famiglie Von Freymann e Romagnoli.

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Paolo Genovese, ancora sotto choc per l'accaduto, avrebbe dunque chiesto all'avvocato Gianluca Tognozzi di intercedere per lui temendo che rivolgersi a loro direttamente sarebbe potuto sembrare poco opportuno. Le famiglie delle adolescenti che hanno perso la vita una settimana fa avrebbero rifiutato, come riporta il Corriere della Sera. Attraverso i rispettivi legali avrebbero fatto intendere che è ancora troppo presto per condividere questo dolore. Un incontro tra le famiglie, tuttavia, potrebbe tenersi nei prossimi giorni.

Intanto, Pietro è agli arresti domiciliari con l'accusa di omicidio stradale plurimo e dovrebbe essere sottoposto a interrogatorio dopo il Capodanno. Il ragazzo, recidivo, è stato trovato positivo all'alcol e alla droga, mentre un testimone che si trovava in macchina con lui sottolinea che le ragazze sono sbucate all'improvviso e che era impossibile evitarle.

In un articolo del Messaggero, a firma di Alessia Marani, il genitore di un'amica delle due ragazze ha raccontato di un gioco in voga tra gli adolescenti che consisterebbe nell'attraversare con il semaforo rosso e a folle velocità per poi pubblicare tutto sui social. 
Ultimo aggiornamento: Sabato 28 Dicembre 2019, 16:49
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