Morto al cross, l'addio a Carlo Alberto Conte: «Avevi l'infinito negli occhi»

Il funerale del 12enne morto dopo un malore durante una gara

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Dopo il giorno della paura per il tragico malore, dopo i giorni della disperata speranza di veder migliorare il quadro clinico, dopo i giorni del vuoto e dello choc per una morte impossibile da accettare, oggi è il giorno del dolore. Oggi il dramma della scomparsa di Carlo Alberto Conte prenderà corpo e lo farà riunendo migliaia di persone alla basilica del Santo a Padova per l'ultimo addio al 12enne padovano. Dopo le esequie Carlo Alberto sarà sepolto nel cimitero di San Martino di Lupari. La cerimonia delle esequie si svolge al Santo, la chiesa simbolo della città, scelta dai genitori Valentina Ometto e Dino Massimiliano Conte che da sempre sono legati alla basilica. Nonostante le dimensioni monumentali, la chiesa faticherà a contenere tutti i partecipanti. La mamma ieri gli ha dedicato un semplice e dolcissimo pensiero: «Ciao amore mio».

Il funerale di Carlo Alberto Conte

 

 

Il saluto degli amici

Gli amici della seconda B hanno letto una lettera nella quale hanno ricordato Carlo Alberto, le telefonate per i compiti, le partite a carte, i suoi messaggi, tutti i piccoli gesti che il 12enne ha fatto e che hanno dato il via a grandi amicizie. Cortesia, allegria, altruismo, sono questi i tratti che emergono «in tutti i nostri cuori ci sei tu, ti vogliamo bene, la tua classe».

Anche il gruppo Fiamme Oro ha scritto una lettera, ma per la famiglia di Carlo Alberto: «Noi siamo qui per voi, Carlo Alberto ci ha lasciati mentre correva verso un traguardo che non aveva mai raggiunto prima... lo ricorderemo ogni giorno e non lo dimenticheremo mai. Non è facile per noi, figuriamoci per voi che lo avete visto crescere, ma lui sarà per sempre la vostra gioia, avete tutto il sostegno e l'appoggio della squadra». 

E ancora, fra le letture dedicate a Carlo Alberto: «Una cometa splendente e veloce, un ragazzo dolce, coraggioso, splendente, e dal cuore d'oro. Ci ha stupiti con i suoi gesti e attenzioni, lamava leggere e costruiva cose complicatissime con una semplicità disarmante, il cubo di Rubik, voleva vincere a scacchi, e amava stare con la sua adorata famiglia e i suoi amici.

Aveva l'infinito negli occhi, ha lasciato un segno indelebile. Avremmo voluto crescere con lui ma sentiamo che sarà sempre con noi, ovunque».

Il migliore amico di Carlo Alberto lo ha salutato così

«Amico mio, mi manchi tantissimo, penso a quello che facevamo insieme, non dimenitcherò mai le partite a basket, le corse in bici... eravamo sempre insieme. Sei stato l'amico perfetto, eri rispettoso, educato, sapevi sempre cosa dire. I tuoi genitori, ai quali voglio tanto bene, devono essere orgogliosi di te. Eri il mio migliore amico e sempre lo sarai, sarai il mio angelo custode, ti prometo che starò vicino a Clementina, proprio come facevi tu con lei, io ci sarò. La tua assenza sarà dura da sopportare. Ti voglio tanto, tanto, bene».

Insegnanti, allenatori, dirigenti e atleti del gruppo sportivo Fiamme Oro, amici di famiglia fra i banchi per questo ultimo e commosso saluto .I coetanei e compagni di allenamento di Carlo Alberto, dei settori giovanili delle Fiamme Oro. Per lui, che da novembre indossava la maglia cremisi come una bandiera da portare in alto e che con i colori della polizia correva la campestre in cui l'ha colpito il malore fatale, alcuni compagni leggeranno una lettera. L'hanno scritta di loro pugno in questi giorni, per tentare di metabolizzare lo smarrimento e il dolore di quella perdita improvvisa, a cui diversi di loro hanno assistito essendo presenti sul campo di gara del Cross della Vittoria a Vittorio Veneto (Tv) quella tragica domenica 23 gennaio. Con i giovani atleti ci sono anche al completo i tecnici e i dirigenti delle Fiamme Oro, oltre a una rappresentanza della Prima squadra, incluso il capitano Roberto Bertolini da Milano. Presente anche l'intera scuola media Pascoli, dove il 12enne era iscritto in 2B. Il dirigente, Andrea Muto, ha disposto che tutte le classi escano anticipatamente per partecipare al funerale. E poi ci sono gli scout dell'Antonianum e centinaia di padovani, nei cui cuori Carlo Alberto ha fatto breccia, come fosse il figlio di tutti. «Ha sollevato un'ondata d'amore immensa, che ci ha travolti» ha dichiarato il padre Dino. Il prefetto e il questore di Padova presenti insieme agli assessori comunali Cristina Piva e Diego Bonavina.


Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Febbraio 2022, 18:58
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