L'addio ad Antonella, morta folgorata per aiutare l'amica. Il figlio di 11 anni in chiesa: «Mamma, sei la mia eroina»

L'addio ad Antonella, morta folgorata per aiutare l'amica. Il figlio di 11 anni in chiesa: «Mamma, sei la mia eroina»

di Giuseppe TARANTINO
«Sabato mattina sei diventata il mio angelo custode. Sei stata e sarai la mia eroina, avevi i superpoteri, mamma». Luigi De Paola, undici anni appena, ha sorpreso tutti e ha dimostrato forza e coraggio fuori dal comune, ieri pomeriggio, salendo sull'ambone della chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Nardò, al termine della cerimonia funebre, per salutare per l'ultima volta, insieme alla sorellina Giulia, mamma Antonella.
 
 


Trattenendo le lacrime, scandendo le parole al microfono, davanti al padre Antonio, disperato, ma composto nel suo dolore, alle migliaia di amici e conoscenti e i piccoli compagni di scuola, che affollavano all'inverosimile la chiesa, Luigi e Giulia hanno rivolto alla madre le parole che forse tante volte le avrebbero voluto sussurrare all'orecchio: «Eri la mia vita, con te mi sentivo ricco e pieno d'amore. Volevi che diventassi un medico e non ti deluderò», ha promesso il piccolo Luigi, prima di abbandonarsi al pianto. «Hai sempre aiutato gli altri e lo hai fatto fino all'ultimo - ha aggiunto in una lettera la sorellina Giulia -. Mi dicevi sempre che dovevo credere di più in me stessa e ti prometto che ci proverò. Avrei voluto darti un bacio e abbracciarti. Arrivederci mamma».

Poi, un applauso scrosciante, liberatorio e consolatorio per i due bambini, per il padre Antonio e per tutta la famiglia, ha coperto singhiozzi, lacrime e lamenti. La commozione si è sciolta in pianto per tutti.
Nardò ha affrontato il suo secondo giorno consecutivo di lutto cittadino, con la celebrazione dei funerali di Antonella Antonaci, la donna di 51 anni morta folgorata insieme alla vicina Cinzia Cataldi che aveva cercato invano di soccorrere, sabato mattina nella villetta in contrada Penta-Masserei.

Alla cerimonia funebre, anche ieri, ha presenziato, in veste ufficiale il sindaco Pippi Mellone, accompagnato dagli assessori e dal presidente del Consiglio comunale Andrea Giuranna, a rappresentare l'intera comunità cittadina. C'erano l'anziano padre di Antonella e i suoi tre fratelli, giunti da Corsano, loro paese di origine.
Don Riccardo Personè ha celebrato il rito, insieme al parroco don Giuseppe Casciaro e altri cinque sacerdoti. Anche il sacerdote non è riuscito a trattenere la commozione nel momento di ricordare Antonella.

«Sabato scorso - ha detto don Riccardo - è stato colpito al cuore ciascuno di noi. Antonella era una donna serena e felice. In questi giorni abbiamo pianto tutti per due vite spezzate troppo presto. Due mamme, due sorelle, due amiche. Le mamme, però, non muoiono mai. E vostra mamma - ha continuato, rivolgendosi ai due figli - la ritroverete in tutte le cose belle che vedrete. Vi scongiuro di credermi». Luigi e Giulia, abbracciati a padre Antonio con ancora i segni della folgorazione sulla mano sinistra, hanno lasciato la chiesa in lacrime, stringendosi l'uno all'altro, tra due ali di folla, mentre il volo di decine di palloncini rossi a forma di cuore, liberati da amichette e compagni di scuola, salutava il feretro di Antonella.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Agosto 2019, 17:21
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