Sorrento, lavapiatti trovato morto in hotel. E' giallo: «Ferite su testa e corpo»

Lavapiatti trovato morto in hotel. E' giallo: «Ferite su testa e corpo»

Per i familiari le ferite riscontrate dal medico legale a nuca, testa, occhio e ginocchia non sarebbero compatibili con una morte dovuta a cause naturali. Come meritano di essere approfonditi il fatto che nel borsello siano stati ritrovati gli occhiali dell'uomo, rotti, e che degli indumenti indossati durante le ore di lavoro non vi sia più traccia.

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Per questi motivi i parenti di Francesco Cioffi, 63 anni di Castellammare di Stabia (Napoli), hanno presentato una denuncia ai carabinieri che ha portato la Procura di Torre Annunziata ad aprire un'inchiesta, sequestrare la salma e disporre l'autopsia. Obiettivo, provare a capire se il decesso sia da attribuire ad un evento violento, una caduta o un'aggressione.

L'uomo, della cui vicenda scrive oggi il quotidiano Il Mattino, è stato trovato privo di vita nell'area parcheggio riservata ai dipendenti dell'Atlantic Palace di Sorrento, hotel nel quale lavorava come lavapiatti dividendosi alle dipendenze di un altro albergo nella vicina Meta di Sorrento. In particolare, stando a quanto riportato nella denuncia dall'avvocato di famiglia Michele Riggi, il corpo di Cioffi è stato rinvenuto su un lettino di quelli usati normalmente per prendere il sole.

I medici fatti giungere sul posto dopo la scoperta del cadavere da parte di alcuni testimoni (ascoltati successivamente dagli inquirenti) non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Secondo il racconto della moglie, il sessantatreenne avrebbe dovuto partecipare con lei ad una festa privata ma aveva avvertito la consorte che avrebbe fatto tardi a causa di un imprevisto sovraccarico di lavoro.

Un aspetto questo che al momento i carabinieri di Sorrento, che indagano sulla vicenda, hanno assunto tra le informazioni che potrebbero rivelarsi utili per ricostruire le ultime ore di vita del lavapiatti. Indagini che non potranno invece essere agevolate da immagini filmate: nell'area dove è stato ritrovato il corpo dell'uomo infatti non sarebbe presente nessun sistema di videosorveglianza.

«Se ci sono altri testimoni, si facciano avanti.

Vogliamo sapere la verità» è l'appello lanciato dai figli di Francesco Cioffi. Per l'avvocato Riggi inoltre si tratta di «una vicenda che ha diversi lati oscuri sulla quale - ha spiegato - vogliamo che venga fatta chiarezza, anche in termini di garanzia e di sicurezza sul lavoro». Un potenziale giallo, che scuote l'estate sorrentina in attesa che dalle indagini emergano elementi di chiarezza.


Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Agosto 2021, 20:40
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