Francesco, da bullizzato a manager: «Così ho sconfitto la balbuzie, per me era difficile anche ordinare al bar»

Francesco, da bullizzato a manager: «Così ho sconfitto la balbuzie, per me era difficile anche ordinare al bar»

di Silvia Natella

«La balbuzie ha reso la mia vita un inferno per anni, ora ho la mia rivincita». Quella di Francesco Acerbi, 24 anni, è una storia di riscatto, la dimostrazione che la forte motivazione può portare lontano. Il giovane, della provincia di Mantova, ha da poco fondato un’agenzia di pubblicità e racconta la sua esperienza senza alcuno sforzo. Eppure, fino a un paio d’anni fa, parlare per lui era un incubo. 


Quanto la balbuzie ti ha condizionato?
«È qualcosa che mi portavo dietro da quando ho memoria. Mi ha penalizzato ovunque. Avevo degli amici che mi hanno tagliato fuori perché quando uscivo con loro non parlavo. Era come stare con una mummia. Per me era difficile persino ordinare qualcosa al bar». 


Ti hanno mai deriso? 
«C’erano sempre i soliti bulli che mi prendevano in giro. Hanno continuato anche dopo il liceo condividendo dei video in cui mi imitavano. Quando parlo di rivincita voglio dire che in molti non avrebbero puntato un centesimo su di me.

Da poco più di un mese ho aperto un’azienda tutta mia». 


Era questo il tuo sogno? 
«Pensavo che il massimo a cui potevo aspirare fosse fare l’operaio perché balbettavo. Ho frequentato comunque l’università e mi sono appassionato al marketing, lavorando per alcune società». 


Quando hai capito che la tua vita doveva cambiare, come nel film “Il discorso del re”? 
«È uno dei miei film preferiti. La svolta è arrivata durante una videochiamata di lavoro. Mi sono bloccato e ho iniziato a scrivere al pc condividendo lo schermo».


È stato allora che hai cominciato ad allenarti?
«Sì. All’inizio ero scettico, ma mi sono iscritto a un corso per balbuzienti. Facevo esperimenti sociali come chiamare negli hotel o fermare la gente per strada. Mi sono allenato ogni giorno e sono tre mesi che non sento più il bisogno di farlo». 


Cosa ti senti di dire a chi ha il tuo stesso problema?
«Si può risolvere se ci si impegna. Sembra un paradosso, ma quelli più avvantaggiati sono quelli che hanno una balbuzie profonda. Solo con una forte motivazione si può trasformare la sofferenza in qualcosa di positivo». 
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Dicembre 2020, 15:52
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