Foto e video hard in chat, la sessuologa: «È una moda, i social dominano le nostre vite»

Foto e video hard in chat, la sessuologa: «È una moda, i social dominano le nostre vite»

di Valeria Arnaldi
Foto e video hard custodite nel cellulare, scambiate in chat oppure inviate a gruppi di persone: Francesca Tripodi, esperta dell'ISC-Istituto di Sessuologia Clinica, come si spiega il dilagante fenomeno?
«Siamo troppo abituati a mostrare sui social ciò che facciamo. Condividere immagini hot è un'estremizzazione di tale abitudine, per alcuni è uno strumento di identità. È come se si acquisissero punti mostrando con quanti si hanno rapporti o si fanno cose particolari».

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Ci sono differenze tra uomini e donne?
«Le donne tendono a mostrare il corpo, non l'atto sessuale. Gli uomini le performance, fanno status. Ci sono più club e manifestazioni dove si riuniscono quanti vogliono fare sesso in gruppo. E più possibilità pure per incontrare sconosciuti».
Il fenomeno non conosce limiti di età, vero?
«Oramai è una moda. Perfino le ragazze che non hanno mai fatto sesso si scattano foto in pose erotiche - magari non nude - e le condividono. È un sistema di riconoscimento, un modo per prendere like sui social, per avere followers».
Che ricadute ha nella vita reale?
«Gli adolescenti sono meno capaci di approcciare verbalmente una persona. C'è il panico da contatto reale. E sono meno preparati alle imperfezioni della vita reale. Per gli adulti, la ricaduta che vedo anche clinicamente, in particolare per molti uomini, è quella di essere abituati a un erotismo perfetto. Cosa che può determinare frustrazione nella realtà. Se immagini e video sono scambiati tra partner, possono mantenere vivo il desiderio sessuale. Se sono scambiati tra sconosciuti, tornare poi a una dimensione romantica dell'incontro è pressoché impossibile».
Quali prospettive per il futuro?
«Il fenomeno è in crescita. Ci sono sempre più possibilità tecnologiche, esistono aziende che creano partner virtuali ideali. Seguiremo la tecnologia. Internet ha ampliato il nostro immaginario erotico. Ciò ha un potenziale anche positivo per l'informazione sessuale».

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Marzo 2019, 08:42
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