Firenze choc, italiano uccide un uomo di colore. Sul ponte scatta la protesta degli immigrati

Firenze choc, italiano uccide un uomo di colore. Sul ponte scatta la protesta degli immigrati
È un immigrato extracomunitario, un ambulante, la vittima della sparatoria avvenuta stamani intorno a mezzogiorno sul ponte Vespucci. A sparare diversi colpi di arma da fuoco è stato un pensionato italiano, 65 anni, che è stato fermato dai militari dell'Esercito impegnati nell'operazione 'Strade Sicure' dopo aver udito gli spari nei pressi del consolato Usa sul lungarno Vespucci.

L'aggressore ha abbandonato la pistola in via Melegnano, dove è stata recuperata. Il personale del 118 ha tentato inutilmente di rianimare per 40 minuti la vittima che versava in gravissime condizioni dopo essere stato raggiunto da diversi colpi di pistola. 

 
 

Il 65enne è stato consegnato alla polizia e portato in questura per l'interrogatorio del pm di turno. Durante una perquisizione nella casa del pensionato, è stata trovata una lettera in cui l'uomo annunciava l'ntenzione di suicidarsi per motivi legati a problemi di natura economica. Il 65enne avrebbe raccontato agli agenti di essere uscito di casa stamani per suicidarsi con la pistola ma poi non avrebbe avuto il coraggio di farlo. Ha invece sparato al primo che gli è passato davanti, un cittadino extracomunitario con il suo carico di ambulante. 

LA VITTIMA È UN SENEGALESE È un uomo di 54 anni di nazionalità senegalese, l'uomo ucciso a colpi di pistola questa mattina sul ponte Vespucci a Firenze. È quanto si apprende da fonti di polizia. L'uomo, Idy Diene, immigrato regolare in Italia, in base a quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbe stato un venditore ambulante irregolare. Sempre secondo quanto emerso al momento è stato raggiunto da più colpi di pistola all'altezza del torace. L'uomo fermato per l'omicidio è un italiano di 65 anni, Roberto Pirrone, incensurato: avrebbe sparato con una Beretta regolarmente detenuta. 

PROTESTA SENEGALESI SUL PONTE Una ventina di senegalesi sta bloccando una carreggiata del ponte Vespucci di Firenze dove stamani è stato ucciso un loro connazionale con colpi d'arma da fuoco sparati da un italiano.
I senegalesi si sono radunati proprio per esprimere la loro rabbia per l'accaduto, così dicono, e rimarranno «finchè serve». Il ponte, che era stato riaperto dopo la rimozione della salma, è stato di nuovo isolato dalle forze dell'ordine anche nella carreggiata che in teoria viene lasciata percorribile. Alla spicciolata stanno arrivando altri senegalesi per unirsi alla protesta. Non esiste, almeno all'apparenza, un referente di questo gruppo. Personale delle forze dell'ordine sta colloquiando con alcuni di loro per capire quali siano le loro intenzioni. 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Marzo 2018, 16:07
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