Firenze, l’avvocata di uno dei carabinieri: “Gli credo”. E spunta il particolare del numero di telefono

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"Quando mi ha giurato che non aveva violentato quella ragazza perché lei era consenziente l’ho guardato negli occhi e ho capito che diceva la verità": sono le parole di Cristina Menichetti, l'avvocata che difende uno dei carabinieri accusati di aver stuprato due studentesse americane a Firenze.


Penalista con una ventennale esperienza sul campo, sottolinea in un'intervista al "Corriere della Sera" di essere contro gli abusi. "Mi ha detto che da me voleva solo che riuscissi a portarlo davanti a una magistrato per raccontare la sua verità. Non con dichiarazioni spontanee, ma con un vero interrogato, come si deve a una persona raggiunta da un avviso di garanzia. Mi è sembrato sincero e io allora ho deciso di difenderlo anche da un reato che, in quanto donna, mi fa rabbrividire".

L'assistito continua a ripetere in Procura che la giovane era consenziente e le avrebbe lasciato il numero del suo cellulare. “Ci siamo lasciati bene", ha detto. Intanto è emerso che una delle due ragazze, tentando di chiamare aiuto con il cellulare, ha avviato inavvertitamente una registrazione. Non una foto come era emerso domenica, dunque, ma pochi secondi di video. In cui, riporta Repubblica, si vedono i calzoni della divisa e il fodero della pistola dell’uomo che poco dopo ha abusato della 21enne.
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Settembre 2017, 14:18
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