Hotel, denuncia choc di mamma Cecilia: «Ci volevano spostare di tavolo perché mio figlio è disabile»

Tommaso è affetto dalla sindrome di Norrie: è cieco e non parla, e la sua presenza ha infastidito gli ospiti dell'hotel

Hotel, la denuncia choc di mamma Cecilia: «Ci volevano spostare di tavolo perché mio figlio è disabile»

di Niccolò Dainelli

Tommaso ha 24 anni ed è affetto da una grave invalidità. Cosa che, evidentemente, non è stata apprezzata dai proprietari di un albergo a 4 stelle a San Martino di Castrozza, in Trentino. E così Cecilia Bonaccorsi, sua madre, ha voluto denunciare l'accaduto sui social network: «Un hotel voleva farci spostare di tavolo perché mio figlio è disabile», ha scritto su Facebook, facendo diventare la storia virale.

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La denuncia social

 

La presenza di Tommaso, in una sala da cena di una struttura alberghiera a 4 stelle, avrebbe «infastidito» alcuni ospiti spingendo l'albergatore a chiedere alla famiglia romana se volesse spostarsi in un luogo più appartato. Cecilia, mamma di Tommaso e presidente dell'associazione «Con i miei occhi» che segue i disabili della vista, ha deciso di metterci la faccia e raccontare l'esperienza negativa vissuta. Un post sui social che ha iniziato a circolare molto sul web e che, poi, ha portato la donna a essere intervistata dal quotidiano La Repubblica.

«Ragazzo cieco che non parla»

«Sono Tommaso, ragazzo cieco che non parla. Ho ricevuto un atto di pesante discriminazione... - scrive mamma Cecilia, per conto del figlio -. Mi trovavo presso l'hotel Colbricon di San Martino di Castrozza. Degli ospiti della sala ristorante erano infastiditi dalla mia presenza e se ne sono lamentati con l'albergatrice che ha proposto ai miei di prendere i pasti successivi in una saletta separata dai vetri ambrati oscurati. Lo ha proposto a noi e non a loro... Sono stato trattato come un cane non ammesso nella sala ristorante comune. Ovviamente siamo ripartiti perché non è piacevole restare dove non si è graditi. Vacanze rovinate e tanto ma tanto amaro in bocca.

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«Mai successo»

«Mai trattati così in un albergo», ha dichiarato assieme al marito Remo Pimpinelli a La Repubblica. Nonostante il figlio fosse affetto da una disabilità grave, in 24 anni di vita non gli hanno mai precluso alcuna esperienza e con lui hanno sempre viaggiato anche all'estero. Tommaso è il loro terzogenito, la sindrome di Norrie non gli permette di vedere e gli provoca una disabilità cognitiva importante, ma il ragazzo ama la montagna ed è abitudine della famiglia portarlo in vacanza ogni anno a San Martino di Castrozza da quando era un bambino. Quest'anno non avendo trovato posto nell'albergo di fiducia, si sono affidati a un'altra struttura a 4 stelle. Cecilia Bonaccorsi ha persino mandato una mail all'hotel, prima di prenotare una stanza in mezza pensione, avvertendoli che Tommaso era affetto da disabilità «per evitare sorprese». Ma un inconveniente si è presentato comunque e non ha nulla a che fare con carenze strutturali ma più che altro con una mancanza di tatto che «stringe il cuore».

«Non accetto le scuse»

Ai genitori di Tommaso è stato proposto di spostarsi in una sala isolata la mattina successiva a una cena, durante la quale alcuni ospiti si sarebbero lamentati perché «infastiditi dalla presenza di un disabile a tavola». Tommaso col bavaglino al collo e con la mamma che ogni tanto lo aiuta a mangiare imboccandolo, è una scena di normalità per i suoi genitori. Evidentemente in hotel altre persone l'hanno percepita diversamente. Cecilia e Remo hanno ragionato sulla proposta di spostarsi e alla fine sentendosi «umiliati e offesi» hanno fatto i bagagli e sono tornati a Roma, interrompendo all'istante le vacanze. Un rientro che non significa per loro aver rinunciato alla «battaglia culturale». La struttura si è scusata con una mail per il disagio, ma la risposta della madre è stata chiara: «Non le accetto le scuse, mi dispiace».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Marzo 2023, 17:22
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