Festini hard a Bologna, la minorenne filmata: «Ero ingenua, dicevano di volermi bene. L'ho fatto per la cocaina, mai per soldi»

Festini hard a Bologna, la minorenne filmata: «Ero ingenua, dicevano di volermi bene. L'ho fatto per la cocaina, mai per soldi»
L'inchiesta dei carabinieri di Bologna sui festini a base di sesso e droga, che hanno visto anche la partecipazione di ragazze minorenni, si sta concentrando in particolare sulla vicenda di un'adolescente che, all'epoca dei fatti, aveva 17 anni. La giovanissima sarebbe stata anche filmata durante quei festini, con il video che è finito sotto gli occhi degli inquirenti. Oggi la ragazza, neo-diciottenne, spiega: «All'epoca ero ingenua e vulnerabile, dicevano di volermi bene ma si sono approfittati di me. Era un periodo difficile della mia vita, mi sentivo sola dopo un brutto trauma».

Leggi anche > Cocaina e orge con minorenni, notti hard sui colli di Bologna

I festini a base di sesso e cocaina si sarebbero consumati sempre in un'abitazione di Pianoro, ora ribattezzata Villa Inferno. Le indagini hanno coinvolto diversi esponenti della 'Bologna bene', compreso il 27enne Luca Cavazza, agente immobiliare, capo ultrà della Virtus Bologna ed ex candidato della Lega alle regionali dello scorso gennaio, nella lista di Lucia Borgonzoni. L'unico arrestato portato in carcere è però Davide Bacci che sarebbe anche il protagonista di quel video che immortala la ragazza adolescente. Che oggi spiega a Il Resto del Carlino: «Qualcuno dice che me la sono cercata, ma io ero ingenua e vulnerabile e mi sono lasciata incantare da chi diceva che ci sarebbe sempre stato per me».

Leggi anche > Festini hard a Bologna, la minorenne filmata: «Ero ingenua, dicevano di volermi bene.
L'ho fatto per la cocaina, mai per soldi»


Le indagini sono partite dalla denuncia della madre della ragazza, preoccupata per lo stato psicofisico della figlia e per il fatto che uscisse troppo spesso la sera, rincasando a notte fonda. I carabinieri, dopo il lavoro investigativo, hanno eseguito sette misure cautelari nei confronti di uomini, ora accusati, a vario titolo, di induzione alla prostituzione minorile, spaccio e produzione o diffusione di pornografia minorile. Il colonnello Pierluigi Solazzo, comandante dei carabinieri di Bologna, ha spiegato: «Le indagini sono partite grazie alle preoccupazioni di una madre nei confronti della figlia. In situazioni del genere, è la famiglia a fare la differenza: invitiamo i genitori a tenere sempre la guardia alta, senza trascurare alcun segnale».

C'è infatti un video, visionato anche dagli inquirenti, che mostra la 17enne intenta a compiere atti sessuali prima con un'altra ragazza e poi con un gruppo di uomini. Qualcuno ha poi diffuso quel filmato anche al di fuori della cerchia che si radunava per i festini a Villa Inferno.
«Non l'ho fatto per soldi, nessuno me li ha mai offerti. Non ero disperata, ma ero dipendente dalla cocaina, quello sì» - racconta ancora la ragazza - «Loro me la davano, ma non era proprio uno scambio. Dopo che l'avevano assunta, perdevano la testa. Mi spaventavano e mi mettevano in soggezione, per questo non sono sempre riuscita a dire di no».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Settembre 2020, 11:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA