Il Vaticano contro il ddl Zan. E Fedez: «Pagate le tasse»

Il Vaticano contro il ddl Zan. E Fedez: «Pagate le tasse»

La Santa Sede ha ufficialmente chiesto al governo italiano di «rimodulare» il ddl Zan contro l'omofobia perché, così com'è ora, potrebbe configurare una violazione del Concordato, mettendo a rischio «la piena libertà» della Chiesa cattolica. Qualcuno lo vede come un intervento a gamba tesa, altri come una occasione per riaprire il dialogo tra i vari fronti opposti sulla questione. Il premier Mario Draghi interverrà sulla questione oggi, ha annunciato. Letta, con il Pd che del dl Zan è promotore si dice disponibile a discutere. La questione divide il web e interviene Fedz, che il dl aveva difeso al concertone del 1° maggio: «Il Vaticano - scrive il rapper su Twitter - che ha un debito stimato di 5 miliardi di euro su tasse immobiliari mai pagate dal 2005 ad oggi, guarda che con il DDL Zan stai violando il Concordato».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Giugno 2021, 08:41
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