Federico Lugato disperso da cinque giorni: ora cento persone lo stanno cercando. L'appello della moglie

Federico Lugato disperso da cinque giorni: ora cento persone lo stanno cercando. L'appello della moglie

Oltre cento persone, per il quinto giorno consecutivo, sono alla ricerca di un escursionista milanese, Federico Lugato, 39 anni, del quale non si hanno più notizie da giovedì scorso. Lugato era uscito casa per un giro nel gruppo montuoso del Tamer-San Sebastiano, catena che domina la val Zoldana, sulle Dolomiti Bellunesi.

Operatori del Soccorso Alpino, assieme a numerosi amici dell'escursionista disperso, si sono distribuite lungo il sentiero ad anello che l'uomo aveva intenzione di percorrere. Sono state ampliate le zone di indagine e l'elicottero dell'Air Service Center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, ha a lungo sorvolato luoghi considerati primari.

Ieri era stato individuato il posizionamento del cellulare dall'ultima cella agganciata, ed è arrivata la traccia dei dati precedenti, dai quali emerge come posizione possibile la Val Pramper, a Forno di Zoldo, dove oggi si concentreranno le ricerche.

APPELLO DELLA MOGLIE

“Federico è lì fuori che ci sta aspettando”, termina così l'appello lanciato ieri pomeriggio nei social dalla moglie di Federico Lugato, Elena Panciera. La donna, provata dal dolore e dall'incertezza, è apparsa in video nel pomeriggio e poi in serata, parlando dal campo sportivo di Pralongo dove i soccorsi hanno fatto il campo base e da dove, da quattro giorni, prendono il via le ricerche. Ha invitato il popolo del web a partecipare alla ricerca del marito, a non darlo per morto e si è detta certa che lui, forte di costituzione e del tutto abituato alla fatica fisica, si trovi da qualche parte in attesa di essere trovato. “Noi stiamo continuando a cercarlo insieme ai soccorsi ufficiali – dichiara -, e stiamo cercando volontari e volontarie esperti di montagna, lui è li fuori che ci sta aspettando.

Abbiamo bisogno di gente esperta, unità cinofile volontarie che possano aiutarci”.

Da quel maledetto 26 agosto, quando il marito era partito attorno alle 8.30 del mattino per percorrere l'anello del Gruppo del Tamer – San Sebastiano la moglie, i famigliari e molti amici non si sono più mossi da Val di Zoldo, partecipando costantemente alle ricerche e cercando di organizzare e coordinare gruppi di volontari arrivati anche da lontano per dare una mano. Alberghi e ristoranti hanno aperto le porte a questo piccolo esercito di volontari e la moglie ha aperto un conto presso le strutture. In serata è arrivato un altro video, in cui Elena ha fatto il bilancio della giornata, con le lacrime agli occhi, mentre il cielo si faceva sempre più scuro e gli uomini dei soccorsi risalivano nei mezzi per tornare a casa. “Volevo mostrarvi cosa stiamo facendo – ha iniziato così, con gli occhi gonfi di pianto -. Adesso è tutto fermo, stiamo ancora cercando e non ci sono novità ancora, però siamo tutti qui, anche adesso che sta iniziando a fare scuro ci sono camion con i supporti e i vigili del fuoco staranno qui tutta la notte, lo fanno sempre, mi stanno veramente aiutando tanto. Non era mia intenzione piangere, ma è stata una giornata lunga e molto impegnativa. Stiamo seguendo una pista leggermente diversa, domani c'è ancora bisogno di persone perchè si batterà un'altra zona che io non conosco, ringrazio tutti perchè mi state dando una grandissima mano".


Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Agosto 2021, 12:27
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