Federica, napoletana picchiata a Sharm: «Calci e sputi perché sono trans»

Federica, napoletana picchiata a Sharm: «Calci e sputi perché sono trans»
Bloccata in aeroporto al suo arrivo a Sharm el Sheik, sputi, offese e anche a calci da parte della polizia perché in Egitto le persone transessuali «non sono gradite». È quanto denuncia Federica Mauriello, transgender partenopea socia dell'Associazione Transessuale Napoli che ha sollevato il caso attraverso un post su FB.



Secondo quanto racconta Federica in una intervista rilasciata al sito web GayNews, tutto sarebbe avvenuto lo scorso 16 agosto. «Sembrava che fosse andato tutto bene - racconta - ma quando hanno notato che sulla mia carta di identità elettronica erano riportati i dati anagrafici al maschile, mi hanno bloccata in aeroporto per una notte». «Non mi hanno dato alcuna spiegazione valida», dice ancora la trans, «mi hanno fatto capire in modo molto chiaro che le persone trans non sono gradite. Ai poliziotti non è bastato non farmi entrare in Egitto: mi hanno offesa, presa a calci e sputato addosso».

Le forze dell'ordine non le avrebbero neppure consentito di usare il telefono per mettersi in contatto con i suoi parenti: «Per fortuna un ragazzo di Napoli mi ha fatto usare il suo telefono per chiamare mia sorella».
Federica annuncia di voler chiedere un risarcimento ma soprattutto di volere rendere noto a cosa vanno incontro i trans che si recano in vacanza in Egitto.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Agosto 2019, 19:25
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