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L'errore, in questo caso, riguarda un congiuntivo imperfetto seguito dal presente: «Sarebbe opportuno che lo studio della Storia non si fermasse tra le pareti delle aule scolastiche ma prosegua anche lungo i percorsi professionali». In realtà, la forma corretta prevede che anche il verbo proseguire fosse coniugato al congiuntivo imperfetto e non al presente. Uno strafalcione che ha fatto molto discutere, soprattutto se si considera che la ministra Fedeli è da tempo nel mirino per aver dichiarato, nel proprio curriculum, di essere laureata in Scienze Sociali. In realtà, il titolo di studio era stato conseguito alla Scuola per assistenti sociali e non in un ateneo, anche se pochi, in Italia, possono vantare un'esperienza in ambito scolastico pari a quello della ministra.
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Questa volta, tuttavia, l'errore non sarebbe imputabile a Valeria Fedeli, bensì al suo portavoce, che avrebbe modificato il testo 'tagliandolo' in modo da rispettare lo spazio disponibile per la pubblicazione della lettera. A scagionare la ministra è lo stesso Simone Collini, che ha ammesso le proprie colpe in una lettera scritta all'Huffington Post: «Nel testo originale si trattava di due proposizioni principali: "sarebbe opportuno....; sono infatti convinta". A questa seconda seguiva la subordinata "che debba proseguire anche lungo tutti i percorsi professionali". Quel "debba proseguire" è diventato un congiuntivo esortativo "prosegua", erroneamente collegato con un "ma" alla proposizione precedente». Inoltre, a detta dello stesso portavoce, la ministra Fedeli, impegnata in attività istituzionali, non avrebbe avuto neanche l'opportunità di rileggere il testo inviato al quotidiano milanese.
Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Dicembre 2017, 16:27
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