Lancia la figlia e si suicida, il testimone: «Filippone era strano, mi diede un numero di telefono»

Lancia la figlia e si suicida, il testimone: «Filippone era strano, mi diede un numero di telefono»

di Domenico Zurlo
È ancora un mistero la morte di Marina Angrilli, la donna morta dopo essere caduta dal secondo piano di una palazzina di Chieti, il cui marito Fausto Filippone ha poi ucciso la loro figlioletta Ludovica per poi suicidarsi da un viadotto. A Mattino Cinque un medico, Giuliano Salvio, ha raccontato ciò che è accaduto la mattina di domenica. 

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«Poco prima delle 12 stavo uscendo, sono andato in cortile a prendere la macchina e ho visto un corpo per terra: era immobile. Mi sono avvicinato, ho preso il polso - ha detto Salvio - A quel punto si è avvicinata una persona, farfugliava, sembrava che dicesse "che disgrazia" o qualcosa di simile, si stringeva la testa con le mani». (VIDEO)



«Gli ho chiesto cosa fosse successo - continua - Lui mi ha risposto dicendo: "È caduta dal secondo piano". Quando gli ho chiesto se la conoscesse, mi ha detto di essere il marito. Lui aveva il telefonino in mano, mi ha detto di prendere un numero, aggiungendo che doveva andare a prendere sua figlia: mi è sembrata una cosa strana, gli ho detto "Tu resti qui fino all'arrivo del 118"».

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«A quel punto si è rialzato e ha ricominciato a muoversi in cortile in modo scomposto. Il suo atteggiamento era insolito, era freddo e silenzioso». «Intorno a mezzogiorno ho sentito un urlo straziante e poi un tonfo», ha detto lo stesso testimone al Corriere della Sera. ,«Lui restava sempre a qualche metro di distanza, malgrado lei perdesse molto sangue».
 
 

Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Maggio 2018, 16:29
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