Congiunti, viaggi fra regioni, seconde case: ecco la circolare del Viminale. Bimbi sotto i 6 anni: no mascherine Scarica

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di Michela Allegri
Sono necessari e giustificati gli spostamenti per incontrare i congiunti, "purché venga rispettato il divieto di assembramento e di distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano usate protezioni per le vie respiratorie". Ora anche il Viminale, nella circolare che contiene precisazioni all'ultimo decreto del Governo sull'emergenza Coronavirus, spiega chi sono i congiunti: "i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e unione civile, nonché le relazioni connotate da duratura e significativa comunanza di vita e degli affetti", come stabilisce la Cassazione.

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Il Viminale chiarisce che resta il divieto di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto sia pubblici che privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui ci si trovi, tranne che per "comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza, o per motivi di salute". Il Viminale precisa però che è consentito il rientro presso il proprio domicilio o la propria residenza. Una volta fatto rientro, però, non sarà più possibile spostarsi. Come già sottolineato da Palazzo Chigi, non sarà più necessaria l'autocertificazione per giustificare gli spostamenti legati al lavoro: sarà sufficiente mostrare un tesserino professionale. Chi ha febbre o sintomi respiratori, invece, dovrà tassativamente restare a casa.
 

Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Maggio 2020, 13:11
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