Medicine contraffatte, oscurati 93 siti web: vendevano farmaci per cure Covid 'fai da te'

Il cosiddetto cybercrime farmaceutico resta uno degli aspetti più sensibili soprattutto rispetto alla diffusione del Covid-19, alla luce del rischio che i cittadini si affidino a rimedi «fai da te» disponibili in rete

Medicine contraffatte, oscurati 93 siti web: vendevano farmaci per cure Covid 'fai da te'

È di 93 siti web oscurati, 21 arresti, 123 denunce e medicinali sequestrati per un valore di 3 milioni di euro il bilancio in Italia dell'attività dei carabinieri del Nas a conclusione di «Shield III», acronimo di Safe Health Implementation, Enforcement and Legal Development, operazione internazionale contro il «pharma crime»: il traffico illegale e contraffazione di medicine, doping compreso.

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Oscurati 93 siti web: vendevano farmaci per cure Covid 'fai da te'

Tra aprile e novembre 2022 sono state sequestrate 9.000 confezioni e circa 362.000 unità (compresse, fiale, iniettabili, polveri), con varia indicazione terapeutica: anabolizzanti, antibiotici, antinfiammatori, disfunzione erettile e Covid. All'operazione hanno aderito 28 Paesi (19 stati membri dell'Ue e 9 paesi terzi), unitamente all'Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf), l'Ufficio dell'UE per la proprietà intellettuale (Euipo) che ha offerto sostegno finanziario, Frontex, l'Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) e l'Organizzazione Mondiale delle Dogane.

L'azione si è concentrata a colpire il «pharma crime» inteso come contraffazione, furti e traffico illecito e doping, focus anche sui farmaci ad effetto stupefacente, con un focus sulle nuove sostanze psicoattive, integratori alimentari e prodotti per il Covid-19. Sul fronte delle attività sportive sono state condotte 145 verifiche antidoping «in» (134) e «out» (11) competition, che hanno consentito di sottoporre a controllo 571 atleti (560 a margine di gare e 11 fuori gara), 18 dei quali sono risultati positivi (17 «in» e 1 «out» competition). Gli Ispettori Investigativi Antidoping del Nas si sono avvalsi della collaborazione di Nado-Italia e della Sezione Vigilanza sul Doping del Ministero della Salute, sotto la cui egida hanno effettuato i vari controlli.

In collaborazione con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, numerosi controlli e sequestri sull'illecita importazione dall'estero di medicinali sprovvisti di autorizzazione all'immissione in commercio. Complessivamente l'Operazione «Shield III», condotta nei Paesi aderenti, ha permesso di smantellare 59 gruppi criminali, sequestrare migliaia di medicinali, materie prime e prodotti dopanti di vario genere, per un totale di oltre 10 milioni di unità, in varie forme farmaceutiche per un valore commerciale di 40 milioni di euro.

Sequestrati, inoltre, 10 laboratori clandestini e oltre un milione di mascherine non conformi. Sono state controllate oltre 218.000 spedizioni, 74.000 circa di esse poste sotto il vincolo del sequestro, nonché monitorati oltre 1.000 siti web oscurandone 93. L'attività antidoping si è, invece, concretizzata in circa 6.800 controlli ad atleti, tra «in» e «out» competition, riscontrando 48 positività, di cui 39 «in» e 9 «out» competition. Al termine delle operazioni 349 persone sono state deferite a vario titolo alle Autorità Giudiziarie nazionali.

Il blitz dei Nas contro i farmaci contraffatti

L'operazione internazionale contro la contraffazione e il traffico illecito di farmaci, condotta in Italia dal Nas, ha controllato anche l'offerta in vendita e la pubblicità illecite di medicinali on line. Il cosiddetto cybercrime farmaceutico resta uno degli aspetti più sensibili soprattutto rispetto alla diffusione del Covid-19, alla luce del rischio che i cittadini si affidino a rimedi «fai da te» disponibili in rete. Le analisi del web dei militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute hanno consentito di individuare e «oscurare», su provvedimenti del Ministero della Salute, 93 siti internet tutti con server ubicati all'estero e con dati fittizi dei relativi gestori.

Di questi siti, 49 erano riferiti a medicinali a base di principi attivi (idrossiclorochina, clorochina, lopinavir/ritonavir, azitromicina, colchicina e ivermectina) per i quali sono state emesse restrizioni all'impiego off label al di fuori di ricerche e studi clinici connessi con il Covid-19, mentre 44 proponevano in vendita e pubblicizzavano medicinali a varia indicazione terapeutica, prevalentemente dopanti, contro la disfunzione erettile, antinfiammatori e antibiotici, tutti soggetti a obbligo di prescrizione, nonché presunti integratori alimentari vantanti, indebitamente, proprietà terapeutiche. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Dicembre 2022, 10:08
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