Falso cieco totale, scoperto mentre compra il gratta e vinci

Falso cieco totale, scoperto mentre compra il gratta e vinci

di Gianluca Lettieri
È accusato di essere un falso cieco totale. I carabinieri lo hanno scoperto mentre comprava sigarette e gratta e vinci e consegnava personalmente i soldi al tabaccaio. Lui, R.M., ortonese di 69 anni, respinge tutte le accuse ed è certo di dimostrare la sua innocenza. Ma dovrà farlo nel processo che si aprirà il 9 aprile: il pm Giancarlo Ciani ha chiesto e ottenuto il suo rinvio a giudizio per truffa aggravata ai danni dell’Inps, che gli ha erogato le indennità. Secondo il capo d’imputazione, l’anziano, «traendo in inganno i medici della Commissione Inps deputati alla valutazione del suo grado di cecità e gli altri che successivamente erano chiamati a valutare la permanenza del grado di invalidità, faceva loro firmare un atto pubblico, ossia il certificato di cecità assoluta, ideologicamente falso».

Le indagini dei carabinieri di Ortona scattano nel 2016. Tutto parte da una segnalazione di una «fonte confidenziale». A questo punto i militari, per raccogliere prove, acquisiscono e analizzano le immagini delle telecamere di due tabaccai. «All’esito degli accertamenti - sostengono gli investigatori - si appurava che l’uomo, in diverse circostanze, palesava atteggiamenti a dir poco “singolari”, tenuto conto della sua asserita condizione di cecità, e per questo ritenuti effettivamente sospetti». Il 9 settembre del 2016 - ricostruiscono i carabinieri - l’imputato entra in una tabaccheria di corso Vittorio Emanuele accompagnato da una donna: «All’altezza della porta d’ingresso solleva un vistoso paio di occhiali da sole, poggiandoli sulla testa. All’interno viene poi notato muoversi senza alcuna esitazione e acquistare un gratta e vinci e dei pacchetti di sigarette, pagando personalmente e ritirando il resto. Si nota chiaramente che osserva i movimenti del tabaccaio e degli altri clienti».

Il 21 settembre, nello stesso negozio, viene ripreso mentre «si dirige con decisione nel punto esatto del bancone dove si trova il tabaccaio». Poi si ripetono gli stessi comportamenti dell’episodio precedente. Il 30 settembre, invece, in una tabaccheria di via don Bosco, l’anziano - accompagnato da un uomo - «raggiunge autonomamente il bancone vendita acquistando con assoluta disinvoltura». Inoltre prende la busta dove la commessa ha messo quattro pacchetti di sigarette e «controlla il relativo contenuto». I carabinieri arrivano a questa conclusione: «Appare evidente che R.M. palesa una padronanza nei movimenti e un atteggiamento deciso e risoluto e del tutto incompatibile con quello che si presume possa evidenziare un soggetto affetto da cecità totale». Il pm Ciani ritiene dunque che l’imputato abbia ingannato «l’Inps circa la sua patologia di cieco totale, così da corrispondergli un’indennità a lui non spettante». Il rinvio a giudizio è stato firmato dal giudice Luca De Ninis. L’Inps, rappresentata dall’avvocato Massimo Cassarino, potrà costituirsi parte civile per ottenere il risarcimento delle somme (ancora da quantificare) che sarebbero state pagate indebitamente. L’imputato è difeso dall’avvocato Annalisa Sebastiani.
 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Marzo 2018, 15:11
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