Esame urgente, l'attesa è 5 mesi e lo fa privatamente. Arrivano scuse e rimborso

Esame urgente, l'attesa è 5 mesi e lo fa privatamente. Arrivano scuse e rimborso

di Camilla De Mori
«Profonde scuse» dall'Azienda sanitaria e il via libera al rimborso delle spese sostenute per l'esame fatto nel frattempo in privato. È arrivato il lieto fine (o almeno così sembra) per l'odissea del 45enne che nel 2018 era stato colpito da un aneurisma e che il 28 agosto scorso si era visto fissare dal Cup una visita neurochirurgica, prescritta dal suo medico entro 30 giorni, solo il 10 gennaio 2020. Ma per arrivarci, al lieto fine, ci sono voluti mesi di lettere, inviate dal paziente assistito dall'Associazione di tutela diritti del malato di Udine, risposte interlocutorie e rimpalli fra Aziende sanitarie (quella della Bassa e quella udinese), nonché quattro missive via Pec spedite dal sodalizio al vicegovernatore Riccardo Riccardi (e rimaste inizialmente senza risposta), che alla fine si è preso a cuore la vicenda. Del caso si era interessata anche la consigliera regionale Simona Liguori (Cittadini), ma pure il suo collega Walter Zalukar (Misto), che ha anche presentato un'interrogazione alla giunta Fedriga, prendendo spunto dall'episodio riportato dal Gazzettino.

LA SVOLTA
La svolta è arrivata con il nuovo anno. È del 2 gennaio 2020, infatti, la lettera con cui il direttore della struttura complessa di Epidemiologia, risk management, qualità e comunicazione dell'Aas 2 della Bassa e isontina, Maria Teresa Padovan, ha risposto all'associazione udinese (che a fine ottobre aveva chiesto l'autorizzazione perché il malato potesse fare l'esame in privato ottenendo il rimborso tranne il ticket) comunicando che, il giorno di Natale, il vicecommissario straordinario dell'area sanitaria «ha trasmesso il nulla osta per l'erogazione della visita specialistica neurochirurgica» chiesta dal paziente. Nella missiva si danno anche gli estremi «per la procedura di rimborso». Già, perché, nel frattempo, il paziente, che lamentava forti cefalee e episodi di dislessia, visto che la situazione non sembrava sbloccarsi nel pubblico, è andato a farsi una visita privata pagando 207 euro di tasca sua. Nella lettera dell'Aas 2 la funzionaria scrive «a voi e soprattutto al signore non possiamo che rinnovare le più profonde scuse da parte dell'Azienda per questo ritardo nella risposta. Auspichiamo nel prossimo futuro, anche in considerazione del riassetto aziendale e della normativa in materia di tempi dì attesa, di definire in modo più chiaro possibile i percorsi in questo ambito».

«Siamo molto contenti - commenta la presidente del sodalizio Anna Agrizzi -, anche se ci sono volute molte lettere alle Aas e 4 Pec a Riccardi. Grazie anche all'articolo uscito sul Gazzettino di Udine siamo riusciti ad ottenere il risultato che chiedevamo da mesi». Nel merito del via libera ottenuto, aggiunge: «Vorremmo che questa, che è semplicemente l'applicazione della legge, avvenisse in ogni caso in cui una persona ha la necessità di fare una visita nei tempi prescritti dal medico. Vorremmo anche che venisse sempre autorizzato il rimborso, tolto il ticket, per le visite fatte in privato nel caso in cui i tempi delle attese non vengano rispettati». Il 45enne, che vive «su una barca», come spiega lui stesso, dice che «per me 207 euro non sono pochi, perché ho difficoltà economiche. Ma la situazione non era rosea e ho avuto paura. Ero preoccupato per i forti mal di testa e soprattutto per la dislessia, che non ho mai avuto, anche se, dopo l'intervento per l'aneurisma, a gennaio 2018, ho avuto tantissimi problemi. Così ho deciso di farmi visitare a Trieste in privato». Quando, a fine agosto, si era visto fissare la visita soltanto 5 mesi dopo «era suonata come una beffa. Una cosa assurda». Ora, dice, farà anche la visita nel pubblico. «Me l'hanno fissata il 10 gennaio a Udine». La sua speranza è che «si concluda il mio calvario iniziato 2 anni fa, fra fischi all'orecchio, mal di testa e ora gli episodi di dislessia. Spero che i medici mi aiutino a trovare una soluzione». 
Camilla De Mori
Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Gennaio 2020, 16:25
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