Erika Lucchesi, morta a 19 anni in discoteca: «Forse si è portata la droga da casa». Si cerca lo spacciatore
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Secondo diverse testimonianze raccolte dai carabinieri infatti, prima di sentirsi male la 19enne avrebbe assunto ecstasy: testimonianze che però non sono concordi sul numero di pasticche di ecstasy assunte, due o addirittura quattro. La salma è all'istituto di Medicina legale a Careggi. L'ipotesi con cui la procura sta conducendo l'inchiesta è morte in conseguenza di altro reato, nel caso specifico quello di spaccio di stupefacenti: secondo gli inquirenti la 19enne sarebbe deceduta a seguito dell'assunzione di un mix di alcol e droga.
FORSE L'AVEVA PORTATA DA LIVORNO Si sospetta che Erika avesse portato la droga con sé da Livorno, la città dove viveva, e che quindi non se la fosse procurata né all'interno del locale né nelle vicinanze: sono i risultati delle indagini del pm Fabio De Vizio, passate adesso al reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Firenze. La circostanza emerge dopo che i militari hanno ascoltato circa una trentina di giovani tra amici della vittima e altri testimoni, clienti presenti nella discoteca.
DISCO SOTTO SEQUESTRO Dopo il fatto la discoteca è stata posta sotto sequestro. Sarà fatta l'autopsia ma in base a quanto emerso il pm al momento non avrebbe ancora fissato la data dell'udienza per conferire l'incarico al medico legale, poiché in attesa di alcune risultanze investigative. Intanto sono stati convalidati gli arresti, con obbligo di dimora in provincia di Pisa, per due che sono stati fermati poche ore prima per spaccio non lontano dalla stessa discoteca di Vinci: entrambi tuttavia sono stati ritenuti estranei alle vicende del 'Jaiss' e quindi non verranno ascoltati dagli inquirenti sulla morte di Erika Lucchesi.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Ottobre 2019, 18:40
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