Muore in ospedale dopo l'operazione per un polipo alla narice. Enzo scherzava con la dottoressa, poi è crollato

Muore in ospedale dopo l'operazione per un polipo alla narice. Enzo scherzava con la dottoressa, poi è crollato

Muore nel letto d'ospedale dopo l'operazione per un polipo nella narice: la famiglia presenta un esposto e il Pubblico Ministero della Procura di Venezia, Roberto Terzo, apre un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo in ambito sanitario, al momento contro ignoti.

La vittima è Enzo Stevanato, 61enne residente a Martellago, deceduto venerdì 20 maggio 2022 all’ospedale di Mirano. Cartelle cliniche e autopsia Il Sostituto Procuratore ha acquisito le cartelle cliniche e disposto l’autopsia sulla salma, eseguita stamani, venerdì 27 maggio, nella sala autoptica dell’ospedale di Dolo, dai due consulenti tecnici nominati a tal scopo, il medico legale dott.ssa Barbara Bonvicini e il dott. Giorgio Cazzato, specialista in Otorinolaringoiatria: alle operazioni peritali ha partecipato anche il dott. Nicola Maguolo come medico legale di parte messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., al quale la famiglia di è affidata.

Chi era la vittima

Stevanato, che era andato in pensione da soli 7 mesi dopo quarant’anni di lavoro come operaio alla De Longhi, e che era un grande appassionato di pesca sportiva, faceva parte del Lenza Club Mogliano, a dicembre, per problemi di respirazione dalla narice sinistra, aveva effettuato degli accertamenti che avevano rilevato la presenza di un polipo: al reparto di Otorinolaringoiatria di Mirano dell’Asl 3 Serenissima lo hanno messo in lista d’attesa per l’intervento di asportazione, tempistiche previste un anno, raccomandandogli di contattare la dottoressa che lo aveva seguito in caso di peggioramento. Che purtroppo c’è stato.

Polipo nel naso, emorragia

A inizio maggio il sessantunenne ha iniziato ad accusare dolori e a sanguinare dal naso, ha contattato invano per mail la dottoressa che, essendo in ferie, non ha potuto rispondere, finché la notte del 13 maggio, di fronte a un’emorragia che non riusciva più a fermare, è stato accompagnato dalla sorella - non era sposato e non aveva figli - al Pronto Soccorso di Mirano ed è iniziato il calvario. L’otorino che lo ha visitato ha deciso di attendere il rientro della dottoressa che lo aveva in cura, lunedì; nell’attesa, il sessantunenne è tornato a casa con un tampone nasale, ma alle 18 del giorno dopo il sangue aveva ripreso a sgorgare copiosamente costringendolo a un altro accesso al Pronto Soccorso di Mirano: a quell’ora di sabato non c’erano otorini disponibili e quindi il paziente è dovuto tornare la mattina di domenica, in cui il medico di turno ha sostituito il tampone invitandolo a tornare, come già previsto, l’indomani.

Lunedì 16 maggio in Otorinolaringoiatria si è deciso di intervenire tentando di cauterizzare con il bisturi il polipo, ma con scarsi risultati. Stevanato è stato quindi ricoverato e il giorno dopo, martedì 17 maggio, ha avvisato per telefono la sorella che l’indomani, mercoledì 18, lo avrebbero operato.

La sorella mercoledì pomeriggio si è recata all’ospedale per vedere come stava il fratello dopo l’intervento e si era preoccupata non avendolo trovato in stanza, ma le è stato detto semplicemente che lo avevano condotto in Emodinamica per un esame invitandola a chiamare l’indomani, ma anche giovedì non è riuscita ad ottenere notizie. Solo dopo la tragedia le sarebbe stato riferito che, durante l’intervento di rimozione, i chirurghi si erano accorti che il polipo sarebbe arrivato fino all’osso perforando anche un’arteria, di qui la necessità di trasferirlo urgentemente in Emodinamica per intervenire sul vaso sanguigno leso, per poi concludere la polipectomia.

Venerdì 20 maggio comunque il peggio pareva passato: alle 9.40 Enzo Stevanato ha chiamato la sorella, spiegando che aveva ancora il catetere, ma assicurando che stava meglio e chiedendole di portagli un paio di ciabatte nuove. Ma pochi minuti dopo si è consumato il dramma.

Il paziente stava parlando e scherzando con una dottoressa che stava visitando il suo compagno di stanza quando ha improvvisamente come rantolato rimanendo esanime sul letto. Inutili i tentativi di rianimarlo per 45 minuti: alle 11.30 è stato dichiarato il decesso. L'autopsia Dall’esame effettuato stamani si suppone come in effetti il decesso sia legato a una patologia di natura cardiocircolatoria, ma per avere delle risposte precise bisognerà attendere l’esito degli esami istologici sui campioni prelevati e l’accurata disamina di tutta la documentazione clinica e quindi il deposito della perizia da parte dei consulenti tecnici d’ufficio, entro 60 giorni. Nelle prossime ore l’autorità giudiziaria invierà il nulla osta per la sepoltura e i congiunti potranno fissare la data dei funerali.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Maggio 2022, 14:56
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