Imma uccisa davanti a scuola, le lettere choc del marito: "Farò giustizia"
Ed oggi l'assassinio di Immacolata, 31 anni, ammazzata davanti alla scuola dove aveva appena accompagnato la figlia di 9 anni, ha riportato subito alla mente quello di Enza, perseguitata dal suo ex compagno per mesi, tanto da spingere la donna a denunciarlo e farlo arrestare dopo il tentativo di quest'ultimo di scaraventarla giù dal balcone.
Femminicidi, strage senza fine: tremila vittime dal 2000
LEI LO AVEVA LASCIATO Nunzio Annunziata non aveva accettato che Enza lo avesse lasciato: per mesi l'aveva perseguitata, minacciata, fino al tentativo di omicidio che lo aveva portato agli arresti domiciliari per pochi giorni qualche mese prima. Il Riesame ne aveva disposto la scarcerazione e ordinato che non si avvicinasse più alla donna, in attesa del processo che si sarebbe svolto a novembre del 2015. Ma Nunzio Annunziata non aveva rispettato le restrizioni impostegli dal Tribunale.
Lui era ossessionato da Enza, e continuava a perseguitarla, tanto che la donna viveva nel terrore, e diceva ai familiari che l'uomo prima o poi l'avrebbe uccisa. Un incubo che si trasformò in realtà il 14 settembre del 2015, quando Annunziata la incrociò in strada: lui a bordo di una vettura le sparò contro numerosi colpi di pistola dal finestrino dell'auto, per poi scendere e prendere borsa e cellulare. Con quel telefono minacciò i familiari della donna, per poi darsi alla fuga, fino al tardo pomeriggio quando un carabiniere lo incrociò a Poggiomarino e lo riconobbe.
Annunziata tentò di scappare, ma fu preso nei pressi della Circumvesuviana.
L'uomo fu condannato nel 2016 a 30 anni di carcere. I familiari della 36enne hanno più volte ricordato le parole di presagio che Enza ripeteva, sia subito dopo il delitto che nel corso di manifestazioni contro il femminicidio, invitando le istituzioni e le forze dell'ordine a non sottovalutare le denunce di donne vittime di stalking.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Marzo 2018, 19:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA