Enrico Varriale a giudizio per stalking: processo al via il 18 gennaio. La difesa: «Nessuna prova schiacciante»

L'ex vicedirettore di Rai Sport è accusato di stalking e violenza sulla compagna

Enrico Varriale a giudizio per stalking: processo al via il 18 gennaio. La difesa: «Nessuna prova schiacciante»

Enrico Varriale andrà subito a processo. I giudici sostengono infatti che ci siano «prove schiaccianti» nelle accuse di stalking e violenza domestica che pendono sull'ex vicedirettore di Rai Sport e quindi non ci sarà alcuna udienza preliminare.

Leggi anche > Marco Pantani, riaperta per la terza volta l'inchiesta sulla morte

A darne notizia è La Repubblica. Il giornalista Enrico Varriale è accusato di stalking e violenza domestica nei confronti della ex compagna, che sarebbe stata perseguitata e minacciata nel tempo. In attesa che nel processo venga chiarita la posizione dell'ex vicedirettore di Rai Sport, da viale Mazzini è giunta la sospensione temporanea.

La difesa: "Nessuna prova schiacciante"

«Nessuna prova schiacciante. La procura ha chiesto ed ottenuto il giudizio immediato come in tutti i processi che hanno ad oggetto lo stalking. Siamo confidenti di vedere riconosciuta l'innocenza del Varriale e di chiudere definitivamente questa brutta storia», afferma però l'avvocato Fabio Lattanzi, difensore del giornalista Rai. Il processo con rito immediato per stalking inizierà il 18 gennaio a Roma.

Cosa è successo tra Varriale e la ex

Come riporta sempre La Repubblica, la storia sarebbe nata poco più di un anno fa e Varriale avrebbe convinto la donna a trasferirsi dalle Marche per raggiungerlo a Roma. Quella relazione era proseguita tra alti e bassi fino al giugno scorso, poi con l'inizio degli Europei di calcio il giornalista avrebbe iniziato a mostrarsi molto nervoso e stressato, con repentini scatti d'ira, come accusa la donna. Enrico Varriale, secondo l'accusa, avrebbe iniziato a diventare violento per la pressione psicologica a cui era sottoposto: impegni gravosi, sostituzione nelle telecronache della partita, un procedimento disciplinare per il mancato rispetto della quarantena e la destituzione da vicedirettore di Rai Sport.

La tensione era aumentata per tutta l'estate, fino al culmine del 6 agosto scorso.

Nel decreto che dispone il giudizio immediato, i magistrati scrivono: «Durante un alterco per motivi di gelosia, la sbatteva violentemente al muro, scuotendole e percuotendole le braccia, sferrandole violentemente dei calci. La donna avrebbe cercato di rientrare in possesso del suo cellulare, ma Varriale la afferrava al collo con una mano». In quell'occasione, la donna riportò ferite giudicate guaribili in cinque giorni.

Dopo quell'aggressione, la donna aveva deciso di lasciare Varriale, che però aveva cercato ossessivamente di mettersi in contatto con lei, con decine di telefonate e messaggi e addirittura suonando al citofono, ma anche, sostiene l'accusa, con insulti sessisti e la minaccia di farle perdere una collaborazione giornalistica. Il processo a carico di Enrico Varriale inizierà a gennaio.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Novembre 2021, 19:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA