Perché è facile non capirsi? Emanuela Falcetti, conduttrice RaiRadio Uno: «La mancanza di tempo porta incomunicabilità»

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di Emanuela Falcetti

Io la chiamo incomprensione, ambiguità, ipocrisia. Quando si parla non esiste un fraintendimento buono, il lapsus involontario, l'errore innocente. La responsabilità del fraintendimento è spesso condivisa, noi viviamo immersi in questa forma di ambiguità. Il fraintendimento e il suo carico di incomprensioni sono, per esempio, il pane quotidiano della comunicazione mediata dal computer. La rapidità, la mancanza di tempo, il vocabolario rattrappito dei tweet, la sua grammatica scandalosamente sintetica, ci trascinano nel regno dell'incomunicabilità. Ovviamente, c'è una grande varietà di modi con i quali non ci si comprende, diversi livelli di responsabilità, ma in fondo a tutte le nostre parole, ai nostri fragili ponti fatti di parole, si nasconde uno scandaloso disinteresse per la comprensione reciproca. Uno dei grandi killer di questa nuova forma di solitudine è il sentito dire. Quasi più nessuno ha il coraggio di dire, non ho capito o non lo so. Pochi hanno il privilegio di usare il grande antidoto al caos del fraintendimento: fare domande, chiedere perché.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Ottobre 2021, 07:38
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