Elezioni comunali, nulla di fatto sui candidati del centro-destra. Meloni: «Martedì chiudiamo»

Elezioni comunali, nulla di fatto sui candidati del centro-destra. Meloni: «Martedì chiudiamo»

Nulla di fatto nel summit odierno del centro-destra per la decisione sui candidati delle prossime elezioni amministrative. Il mancato accordo, come è noto da tempo, riguarda soprattutto i candidati a sindaco delle principali città al voto, a cominciare da Roma e Milano. Dopo la fumata nera, Giorgia Meloni prende le redini della coalizione e annuncia: «Tra una settimana chiudiamo, non possiamo perdere altro tempo».

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Il mancato accordo tra i tre partiti che compongono la coalizione (Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia) non sembre preoccupare più di tanto i rispettivi leader. Almeno ufficialmente. Come è noto da tempo, a Roma la sfida sembra essere tra l'avvocato amministrativista Enrico Michetti e l'ex magistrata Simonetta Matone. Diversa la situazione di Milano: non si sarebbe ancora arrivati ad una rosa ristretta di nomi. Matteo Salvini si sarebbe riservato di incontrare nel fine settimana un possibile 'candidato forte', per verificare la disponibilità e la forza della candidatura.

C'è anche un giallo, rivelato dall'AdnKronos, di una presunta lite tra Giancarlo Giorgetti e Antonio Tajani. Il ministro leghista aveva proposto di far decidere il candidato, in caso di mancate convergenze tra alleati, ai due partiti più forti (Lega e FdI). A quel punto il forzista avrebbe reagito così: «Quando Forza Italia era al 25-30 per cento e voi al 4% non parlavi così?». A mediare tra i due sarebbe intervenuto Matteo Salvini, che avrebbe fatto da paciere.

Dal centro-destra continua a prevalere l'ottimismo su un accordo. Ne è convinto anche Matteo Salvini: «I candidati li troviamo a breve, dovremo darci un limite perché poi si vota.

Per fortuna le persone che si fanno avanti non mancano. Se stiamo litigando nel centrodestra? Mai. Uniti, graniti e compatti e vincenti». Una posizione condivisa da Vittorio Sgarbi, che su Roma si sbilancia: «Non si chiude su nessun politico e vanno al 'ballottaggio' come possibili candidati Matone e Michetti che saranno sondati. Martedì si dovrebbe chiudere».

Giorgia Meloni respinge le voci su una presunta frattura nel centro-destra ma avverte tutti gli alleati: «Leggo ogni giorno sui giornali che il centrodestra litiga, eppure faccio notare che noi avremo candidati unitari mentre l'altra coalizione ne ha già in campo diversi, solo tre a Roma. Martedì prossimo chiudiamo, l'unica cosa che non si può fare ora è perdere tempo. Bisogna fare tutte le verifiche del caso. Michetti è il mio candidato, non di Fratelli d'Italia, ma anche la professoressa Matone ha un profilo molto interessante».

Anche Antonio Tajani spiega dopo il vertice: «Ci sono le ultime verifiche da fare, vogliamo vincere. Ma su Roma non è un derby. Siamo in dirittura d'arrivo». Intanto, dopo il summit, è emersa anche un'altra indiscrezione su un presunto 'lodo Cesa', sempre da parte dell'AdnKronos. Il segretario dell'Udc, in collegamento da remoto, avrebbe proposto: «Il candidato di Milano lo sceglie la Lega, quello di Roma Fratelli d'Italia, e i nomi per Bologna e le regionali in Calabria, Forza Italia». A quel punto, Giancarlo Giorgetti e Ignazio La Russa avrebbero esclamato: «Ecco la saggezza da vecchio democristiano!».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Giugno 2021, 14:43
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