Il 25 settembre è arrivato. Le elezioni 2022 per scegliere la nuova maggioranza per la Camera dei Deputati e per il Senato si stanno svolgendo, ma in molti avranno notato le code e i rallentamenti ai seggi elettorali. E c'è chi ipotizza che l'attesa più lunga del previsto sia da imputare al nuovo tagliando antifrode previsto dall'attuale legge elettorale.
Tagliando antifrode
Da Aosta a Catania, passando per Milano, Torino, Roma e Cagliari. Molti elettori stanno riscontrando una fila inaspettata prima di procedere al voto. E l'ipotesi più accreditata è che la «colpa» sia del nuovo meccanismo introdotto per l'antifrode. Previsto dal Rosatellum, l'attuale legge elettorale con la quale sono chiamati al voto gli italiani, il tagliando antifrode è stato introdotto per impedire il voto di scambio e l'ingresso di schede dall'esterno. Un meccanismo che era stato già sperimentato in passato, con le elezioni del 2018. Tecnicamente, il tagliando è un codice progressivo alfanumerico che viene staccato dalla scheda elettorale soltanto dopo che il cittadino ha espresso la sua preferenza. Il presidente controlla se il numero del tagliando è lo stesso che è stato annotato prima della consegna della scheda. E solo al termine di questo controllo, la scheda può essere inserita nell'urna. Dal canto loro, gli elettori, prima di inserire la scheda, devono controllare che quel tagliando sia staccato altrimenti, in fase di scrutinio, quella scheda stessa sarà considerata 'non anomina' e verrà annullata.
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 11:13
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