Femminicidi, Eleonora Daniele: «Pene più dure e non sottovalutare»

Femminicidi, Eleonora Daniele: «Pene più dure e non sottovalutare»

di Valeria Arnaldi

Una vittima a Brescia, una a Cosenza. Sono stati due in poche ore, ieri, i femminicidi nel nostro Paese. Proprio ieri mattina, Eleonora Daniele ha aperto Storie italiane, con le vicende di Maria Rosaria Rositani e Gessica Notaro, salve per miracolo.

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Si parla tanto di femminicidi eppure il fenomeno non si arresta, cosa sta accadendo nel nostro Paese?
«Ogni anno sembra peggiore del precedente. I numeri dei femminicidio sono quelli di una guerra. Da vent'anni, mi batto contro la violenza sulle donne e sono al fianco di quante lottano. Si parla molto di questo drammatico problema, eppure non si riesce a uscirne».
Cosa manca?
«C'è bisogno di acuire ancora le pene. Le denunce non vanno sottovalutate, non devono restare nei cassetti. Nella maggioranza dei casi, le donne che denunciano si salvano, protette dalle forze dell'ordine, va detto, in alcuni casi questo non è accaduto. Non bisogna effettuare tagli alle forze dell'ordine, anzi vanno aiutate. E vanno sostenuti i centri antiviolenza. Il tema però è pure culturale. Va cambiata la mentalità».
Come si può intervenire?
«Si dovrebbe introdurre l'educazione affettiva nelle scuole. Bisogna insegnare il rispetto per le donne, la diversità, la libera scelta».
E la tv?
«È uno strumento importante per questa trasformazione culturale ma l'impegno deve aumentare anche in tutte le altre piattaforme.

Non ci devono essere messaggi contrari o promiscui. Serve responsabilità».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Settembre 2021, 10:27
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