Eleonora Bottaro morì a 17 anni di leucemia, senza che i suoi genitori, le dessero l'opportunità di essere curata con la chemioterapia. La Cassazione - l'ultimo grado di giudizio - ha condannato a due anni, Lino Bottaro e Rita Benini, i genitori della vittima, accusati di omicidio colposo. Secondo i medici, se la 17enne, malata di leucemia linfoblastica acuta, si fosse sottoposta a cicli di chemioterapia, avrebbe avuto una possibilità di guarigione attorno all'80%.
Metodo non scientifico
I genitori della ragazza scelsero di curarla sulla base del metodo Hamer, che prevede solamente cicli di cortisone, agopuntura e vitamina C, metodo privo di alcuna base scientifica, il cui medico fu radiato dall'albo. Eleonora, residente a Bagnoli di Sopra, in provincia di Padova, venne sottoposta ad accertamenti clinici nel febbraio del 2016, quando fu diagnosticata la leucemia e ricoverata nel reparto di Oncoematologia pediatrica dell'ospedale di Padova.
Ma la stessa Eleonora rifiutò la chemioterapia, una scelta condivisa dai familiari, che arrivò fino in tribunale per i minorenni, poi in Svizzera, fino al ricovero di nuovo nel padovano, dove morì il 29 agosto dello stesso anno.
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Plagiata dai genitori
Secondo i magistrati la ragazza fu plagiata dai genitori, che non le diedero la libertà di scelta delle cure, fino alla morte.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Marzo 2023, 19:00
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