La ministra Bonetti: «Poche donne sindaco? Non sempre sono all'altezza». E critica Striscia sul caso Ambra

La ministra Bonetti: «Poche donne sindaco? Non sempre sono all'altezza». E critica Striscia sul caso Ambra

Poche donne candidate sindaco, nessuna ai ballottaggi? Non c'è un problema di pari opportunità, ma le donne sono meno capaci degli uomini. A dirlo non è un maschilista ma proprio una donna, peraltro un'esponente di governo e in un ruolo delicatissimo: si tratta della ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, che a Radio Capital ha espresso le sue opinioni sull'argomento. 

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«Nelle 20 grandi città al voto sono stati eletti solo sindaci uomini perché c'era una minore presenza di candidate donne e non sempre le donne si sono dimostrate all'altezza del ruolo che dovevano svolgere, penso al caso di Roma», ha detto Bonetti. «La politica oggi non cerca e non mette in campo competenze femminili che nel Paese in realtà ci sono, e per questo sono convinta che nelle istitutioni la parità di genere deve essere scelta come strutturale. Il mio partito lo fa. C'è bisogno di talento femminile».

«Ambra? Striscia è andata dalla donna anziché dall'uomo»

«Fornire la scorta alle donne che denunciano violenze? È una proposta molto interessante, sto collaborando con la ministra Gelmini, e stiamo valutando questa misura con le ministre Cartabia e Lamorgese per dare una risposta efficace a un fenomeno che ha avuto un aggravio inaccettabile e drammatico», ha aggiunto Bonetti riguardo l'eventualità di assegnare una scorta alle donne che denunciano abusi e violenze, in casa e non solo.

La ministra ha parlato anche del caso Ambra-tapiro: «La spettacolarizzazione di un evento privato e doloroso non deve mai essere fatta e non penso che bisogni aprire un dibattito pubblico, ma certamente si è scelto di andare dalla donna e non dall'uomo», ha detto sul caso legato a Striscia la Notizia e Ambra Angiolini.

Sul vaccino e tamponi: «Dobbiamo sconfiggere il Covid»

Quanto a vaccino, tamponi e green pass, Bonetti aggiunge: «Bisogna fare un richiamo a un senso di responsabilità, abbiamo fatto tutti uno sforzo enorme, lo abbiamo fatto per un dramma, il covid, che si può sconfiggere solo col vaccino. Quindi la vera libertà del nostro Paese è rimettere tutti nelle condizioni di tornare alla propria normalità e per farlo serve il vaccino ma cedere in questo momento significa costringere il Paese a fare un passo indietro». «Riguardo ai tamponi penso che lo Stato italiano ha messo a disposizione i vaccini gratuiti per tutti, chi non può vaccinarsi deve avere un tampone gratuito, il governo ha messo soldi pubblici per i tamponi per avere prezzi calmierati. Penso che le risorse del governo ora debbano essere messe in altre attività più che per sostenere ulteriori ribassi dei prezzi dei tamponi». 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Ottobre 2021, 09:46
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