Il primo week-end di luglio, nella Sicilia piena di turisti, due vacanzieri muoiono nelle Egadi: A.M., un cinquantasettenne di Sorisole, nel Bergamasco, un habitué di Marettimo, trovato morto due giorni dopo la sua scomparsa, avvenuta venerdì; un romano residente a Latina, 52 anni, colto da un malore mentre si trovava al largo di Favignana per un'immersione guidata, insieme a due amici, ricoverati nella camera iperbarica dell'isola ma non in pericolo di vita.
L'escursionista, arrivato da solo a Marettimo, l'isola dell'arcipelago che dista di più dalla costa trapanese, aveva fatto perdere le tracce di sé due giorni fa. Il proprietario del b&b dove abitualmente alloggiava, allarmato dalla prolungata assenza, ha dato l'allarme e sono così cominciate le ricerche. Aveva detto che si sarebbe diretto in un suo luogo del cuore, Cala Bianca, percorrendo il sentiero che parte dal paese e attraversa Punta Troia. Ieri sera la prefettura di Trapani ha chiesto l'intervento del Soccorso alpino e speleologico della Sicilia (Sass), coinvolgendo nell'operazione l'Aeronautica militare. Una squadra di quattro tecnici del Sass si è imbarcata all'aeroporto di Birgi su un HH139A dell'82ø Csar. L'elicottero, dotato di termocamera e visori a raggi infrarossi, ha raggiunto Marettimo per sorvolare la zona di Cala Bianca.
Poche ore dopo l'altro allarme, stavolta a Favignana, dove una motovedetta della Guardia costiera è intervenuta per soccorrere un sub privo di sensi, dopo un'immersione, portandolo a terra. Ma ogni tentativo di rianimare l'uomo, da parte dei sanitari del 118, è stato inutile. La salma è stata trasferita all'obitorio all'ospedale di Trapani, mentre i due amici che si erano immersi con il cinquantaduenne, sono ricoverati in camera iperbarica.
Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Luglio 2022, 19:06
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