Educatore al nido lascia il lavoro: «Mi hanno detto: è bravo ma è finocchio, certi lavori non li devono fare»

Educatore al nido lascia il lavoro: «Mi hanno detto: è bravo ma è finocchio, certi lavori non li devono fare»
Lui si chiama Marco Dianda, ha 33 anni e di professone fa l'educatore in un asilo nido. In un lungo sfogo sulla sua pagina Facebook, ha però reso nota la sua amarezza, facendo capire che si cercherà un altro lavoro, dopo la risposta ricevuta da un genitore a cui evidentemente non andavano bene i suoi gusti sessuali, dato che Marco è gay.

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«Un genitore ha detto che sono un bravo educatore ma anche 'peccato che sia finocchio' ha tristemente aggiunto. È una pugnalata alle spalle, avrei preferito che me lo avesse detto in faccia», le parole dell'educatore, che ha postato il messaggio sui suoi social dopo essersi sentito discriminato per il suo orientamento sessuale. Marco, che insegna a bambini da 0 a 3 anni, e che si riferiva a commenti corcolati tra i genitori dei bambini, ha poi ricevuto solidarietà da molti genitori dei suoi piccoli alunni.

Nelle conversazioni tra genitori dei bimbi, si legge, uno avrebbe anche detto «Marco è un bravo educatore ma i finocchi. questo lavoro non possono e non devono farlo». «La mia professionalità - afferma l'educatore, che da anni presta servizio nello stesso asilo nido - non deve essere oscurata da quello che dovrebbe essere un dettaglio insignificante, il mio orientamento sessuale.
Ho scritto il post perché stare zitto avrebbe significato accettare l'offesa». Ora comunque il 33enne lascia l'incarico, ha preso aspettativa per motivi diversi da questo episodio. «Me ne vado - ha spiegato - con la consapevolezza che per la quasi totalità dei genitori sono stato un buon educatore».

 

Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Luglio 2020, 12:35
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