Dpcm, San Marino fa di testa sua: bar e ristoranti aperti dopo le 18. «Qui non serve chiudere». Rimini protesta: «Concorrenza sleale»

San Marino fa di testa sua: bar e ristoranti aperti dopo le 18. «Qui non serve chiudere». Rimini protesta: «Concorrenza sleale»

Chiudere bar e ristoranti per il Covid non è un'opzione, a San Marino. Mentre a pochi chilometri di distanza, nelle vicine città della provincia di Rimini i locali (le migliaia di locali fra discoteche e ristoranti della riviera romagnola) sono costretti ad attenersi alle rigide misure contenute nel nuovo dpcm del Governo Conte, nella piccola repubblica autonoma lo spettro di un nuovo lockdown sembra una remota ipotesi. Una situazione che sta suscitando qualche malumore, soprattutto nella vicina Romagna, ma il governo sanmarinese non ha intenzione, al momento, vista la situazione, di tornare sui propri passi.

«San Marino - dice il segretario di Stato al lavoro Teodoro Lonfernini - è diversa dall'Italia, ha una popolazione contenuta su un territorio proporzionalmente più ampio. Ha anche un numero di pubblici esercizi contenuto, il controllo quindi è più semplice, il tracciamento da noi funziona.

Chiudere bar, ristoranti e pasticcerie alle 18 è francamente assurdo». Nella piccola repubblica, 64 chilometri quadrati divisa in 9 castelli ognuno con un massimo di 9 mila abitanti, confinante con Emilia-Romagna e Marche, i pubblici esercizi possono restare aperti applicando distanziamento, mascherine e registrazione della clientela.

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Ottobre 2020, 22:01
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