Dpcm, Speranza a Live non è la D'Urso: «Coprifuoco anche a Natale e Capodanno, spostarsi solo se è necessario»

Video

«Non sarà un Natale come tutti gli altri dobbiamo dire parole di verità. Deve essere un Natale di sobrietà, siamo dentro l'epidemia molto molto significativa. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a Live Non è la D'Urso su Canale5. «Per quello che riguarda la messa di Natale se c'è coprifuoco deve essere rispettato».  

 

SPOSTAMENTI SOLO SE NECESSARI

«Di queste norme dobbiamo decidere in sede di Governo, martedì c'è un passaggio in Parlamento», ha detto Speranza. Per il ministro la prudenza servirà per tutelare «noi e i nostri cari» ma è anche «una forma di rispetto per i medici, infermieri e operatori sanitari che rischiano la vita per curarci». Per quello che riguarda anche il numero di persone da ospitare «già oggi c'è una forte raccomandazione del governo a non portare persone a casa che non siano conviventi, ed è già vigente. Nei prossimi giorni approveremo un nuovo Dpcm dove daremo anche risposta formale a queste domande e naturalmente ci sarà anche un momento di confronto perchè il messaggio è molto chiaro, spostarsi solo se è necessario, stare a casa e ridurre il più possibile il numero dei contati fra persone». E durante le feste natalizie c'è un rischio in più perchè si possono attivare più le relazioni personali, ha concluso il ministro.

COPRIFUOCO ANCHE A NATALE E CAPODANNO

«Penso proprio di sì». Così il ministro rispondendo sul coprifuoco dalle 22 alle 6 anche il 24 dicembre e a Capodanno. «È una norma già vigente e penso che vada confermata ancora. È una delle norme che ci ha consentito in queste settimane di inziare quel percorso graduale e faticoso che ci consentiraà di piegare la curva.

Quindi io penso proprio di sì». E sulla Messa di Natale: «È chiaro che se c'è un corpifuoco penso che vada rispettato per tutti. Se c'è un coprifuoco c'è un coprifuoco». 

VACCINO NON OBBLIGATORIO

«La nostra impostazione non sarà di obbligatorietà», ma «partiremo con una grande campagna di persuasione poi vedremo dove si arriverà ma io sono convinto che gli italiani anche in questa partita daranno una risposta all'altezza della sfida che stiamo giocando. È chiara che dobbiamo raggiungere la prevista immunità di gregge». Ha aggiunto il ministro Speranza su Canale5. «Quando arriverà il vaccino - spiega Speranza - sarà di poche dosi, quindi non si porrà il tema obbligo o non obbligo, anzi saremo noi a scegliere a chi dare quelle poche dosi, è chiaro che noi partiremo dai soggetti più sulla frontiera di questa battaglia». E tra le categorie per la somministrazione dei primi vaccini Speranza cita medici, infermieri e personale sanitario. «Poi la mia opinione - ha aggiunto il ministro - è che dovremo somministrare il vaccino a quei soggetti più a rischio e quindi a quelli con più anzianità con età avanzata, poi con più patologie pregresse». «Il nostro auspicio - ha concluso Speranza - è di avere i primi vaccini alla fine di gennaio, chiaramente abbiamo bisogno che le autorità regolatorie, per l'Europa è l'Ema, diano l'ok a questi vaccini; devono arrivare ma devono essere sicuri».


Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Novembre 2020, 22:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA