Mamma uccisa con un colpo alla testa, è stato il figlio di otto anni: «Ha sparato per sbaglio»

Rkia Hannaoui, 31 anni, casalinga marocchina residente ad Ariano Polesine (Rovigo), è stata dichiarata morta il 29 marzo scorso

Mamma uccisa con un colpo alla testa, è stato il figlio di otto anni: «Ha sparato per sbaglio»

di Redazione web

Una tragica fatalità: sarebbe stato il figlio di otto anni a uccidere, accidentalmente, la madre Rkia Hannaoui, la donna di Ariano Polesine trovata agonizzante in casa, colpita alla testa da un proiettile. Questa la ricostruzione degli investigatori sulla morte avvenuta lo scorso 29 marzo nella casa in cui la donna di origine marocchina viveva con la famiglia. Il piccolo avrebbe usato la pistola del padrone di casa - procurata non si sa al momento come - sarebbe entrato nell'appartamento e maneggiando l'arma sarebbe partito il colpo mortale. L'arma dalla quale è esploso il proiettile è stata ritrovata in un terreno vicino all'abitazione dove la donna abitava, assieme al marito e ai due figli. 

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L'autopsia

È escluso dall'autopsia che il colpo di pistola che ha ucciso Rkia Hannaoui sia stato esploso a distanza ravvicinata. L'elemento emerge dall'esame svolto ieri sul corpo della donna di origine marocchina, trovata morta mercoledì scorso ad Ariano Polesine (Rovigo). In una nota, la Procuratrice della repubblica di Rovigo, Manuela Fasolato, riferisce che l'esame autoptico ha riscontrato un foro d'ingresso nella tempia sinistra, riconducibile a un proiettile calibro 22. Il proiettile è stato poi trovato nella parte destra del cranio. La magistratura ha disposto ulteriori accertamenti di carattere balistico sul calibro e la compatibilità del proiettile con le armi recuperate. La magistratura ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti per omicidio, dopo che una prima Tac aveva evidenziato la presenza sul capo della donna di un foro compatibile con un colpo di arma da fuoco.

 

L'omicidio

 

Rkia Hannaoui, 31 anni, casalinga marocchina residente ad Ariano Polesine (Rovigo), è stata dichiarata morta il 29 marzo.

L'intervento dei carabinieri nella cucina del piano terra della casa di via Fine ad Ariano Polesine, dove la donna viveva assieme ai due figli, di 8 e 11 anni, e al marito, è avvenuto alle 16 circa di martedì 28 marzo. L'arrivo all'ospedale di Rovigo della donna, ferita gravemente, è delle 17.46 dello stesso giorno. Nemmeno 24 ore dopo la commissione medica ha decretato la morte della paziente, che si trovava in terapia intensiva. Uno dei due figli della vittima ha detto agli investigatori di aver visto la madre cadere sui fornelli prima di stramazzare sul pavimento. A chiamare i soccorsi è stato il vicino di casa al quale, il giorno dopo, sono stati sequestrati i fucili, mentre all'appello mancava una pistola. Il fascicolo alla procura è stato aperto per il reato di omicidio ma, fino all'ultima nota della procura, era contro ignoti. Il marito, Lebdaoui Asmaoui, 52 anni, anche lui marocchino, ha un alibi di ferro. Era in un altro luogo, con altre persone, al momento dei fatti.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Aprile 2023, 15:57
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