Domenica In, l'immunologo Le Foche: «Il coronavirus è stato un incendio, ma ora non c'è più. I piccoli focolai siamo in grado di domarli»
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«Certamente, non è da escludersi, in fondo appartengono allo stesso ceppo, solo che non conoscendolo dobbiamo essere prudenti e organizzarci come sistema sanitario nel caso in cui non avesse la stessa evoluzione della Sars», spiega, poi parla dell'uso della mascherina: «La mascherina toglie la possibilità del virus di entrare nel nostro organismo, bisogna continuare ad usarle, anche all'aperto se ci troviamo in mezzo a molta gente. Spero che quando ricomincerà la scuola la circolazione del virus sia così bassa da non obbligare bambini e ragazzi a metterla. Capisco che è una condizione apparentemente mortificante ma è basilare per la salute pubblica».
Sulle dichiarazioni del dottor Zangrillo, che ha affermato che il virus clinicamente non esiste più, Le Foche risponde: «Abbiamo avuto un incendio, ora non c'è più, ci sono piccoli focolai che riusciremo a spegnere. Quello che ha detto Zangrillo è corretto, ci sono sindromi più lievi, con cariche virali basse», poi chiarisce: «Tutti abbiamo sempre detto la stessa cosa, forse è il modo in cui è stata recepita la comunicazione che ha fatto credere che ci fossero idee discordanti. Non c'è una non concordia di vedute, poi noi clinici abbiamo l'opportunità di vedere le cose immediatamente e trarre delle conclusioni».
Sull'ipotetico ritorno del virus spiega: «Non possiamo sapere se tornerà, se si comportasse come i suoi simili potrebbe riportare, ma visto che si è comporato diversamente non lo sappiamo. Pensiamo che comunque non dovrebbe avere lo stesso impatto di qualche mese fa. All'inizio di una pandemia si è sconvolti, ora abbiamo tutto più chiaro e possiamo mettere in campo tutte le armi possibili per combattare il virus».
Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Giugno 2020, 16:50
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