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L'esame riguarderà la lettera su cui compare la frase scritta a penna «X Mamma e Sergio», mentre la presunta lettera di addio è un foglio scritto al computer non firmato. La perizia grafologica dovrà accertare se quelle parole sulla busta siano state scritte o meno da Ivan Ciullo, o da altra persona, come ritengono i genitori del ragazzo che non hanno riconosciuto la grafia del figlio.
Nei giorni scorsi è stata inoltre depositata presso la Procura di Lecce la consulenza tecnica informatica svolta dall'ingegnere Luigina Quarta, consulente nominato dai genitori, sui due telefoni cellulari in uso ad Ivan, dissequestrati di recente: 40 giga di dati scaricati, per 15 mila pagine da cui emergono nuovi importanti elementi investigativi.
Un lavoro che ha portato alla luce anche i file cancellati, i registri delle chiamate, in entrata e in uscita e altri dati che erano stati considerati irrecuperabili. Dati risalenti alle ultime ore di vita del giovane che dimostrerebbero come uno dei cellulari sia stato utilizzato ben oltre la presunta ora della morte ipotizzata dai periti della Procura.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Ottobre 2019, 16:39
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