Dj Aniceto e la polemica sulle discoteche: «Vanno chiuse, colpa dello stato e dei miei colleghi»

Dj Aniceto e la polemica sulle discoteche: «Vanno chiuse, colpa dello stato e dei miei colleghi»
Le discoteche vanno chiuse, Dj Aniceto dice la sua sulla decisione del governo di chiudere i locali notturni a seguito del mancato rispetto delle norme per il contrasto del coronavirus. Per il "Dj antidroga", non nuovo a polemiche, la decisione andava presa subito, dato che nel mondo della notte lo stato già si è dimostrato inefficace nella lotta all'abuso di bevande alcoliche e all’utilizzo di sostanze stupefacenti.

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Le colpe sarebbero quindi, come ha spiegato all’AdnKronos, in parte dello stato (“In 30 anni non ha saputo allontanare dalla droga e dall’alcool i giovani non è in grado di gestire ragazzi che in discoteca ovviamente non avrebbero mai rispettato regole come quella del distanziamento sociale e l’obbligo di mascherine perché si sa che i giovani vogliono farsi vedere!”) e in parte dei suoi colleghi: “La trasgressione è figlia dei giovani, la responsabilità ce l’hanno anche loro perché dovevano evitare di fare musica che inevitabilmente crea assembramenti. Era loro dovere cambiare musica come ho fatto io che in questo periodo ho fatto solo accompagnamento musicale. Da quando c’è stata l’epidemia da Coronavirus personalmente ho cambiato musica nelle discoteche. Essendo una persona molto coscienziosa sto solo facendo musica di accompagnamento ad aperitivi, molto jazz. Per questo ho la coscienza pulita”.


Ora tocca al governo: “La cosa importante è non lasciare i giovani soli altrimenti si rischia di farli finire in mano alla delinquenza. E’ necessario creare dei luoghi protetti con delle regole ben precise. Creare dei posti di aggregazione sennò rischiamo di avere una bomba in mano. Se i genitori non sono in grado di dare regole ai giovani allora ci deve pensare lo Stato”.
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Agosto 2020, 15:29
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